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Mondiali Under 20, come gioca la Colombia: le stelle degli avversari degli azzurrini

I giovani “Cafeteros” sono una squadra votata all’attacco con un tridente da guardare a vista: il bomber Cortes, il predestinato Asprilla e il centravanti figlio d’arte Angel

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Ha tecnica e velocità la Colombia, prossimo avversario dell’Italia ai Mondiali Under 20 in Argentina: i giovani “Cafeteros”, che hanno segnato 10 gol nelle prime 4 partite del torneo, sono trascinati da un trio d’attacco ben nota agli scout dei top club europei.

Mondiali Under 20: Colombia a trazione anteriore

È un cliente complicato quello che l’Italia affronterà domani nei quarti di finale dei Mondiali Under 20 in Argentina: la Colombia finora ha dato spettacolo, mostrando personalità e grandi capacità tecniche, soprattutto con la palla tra i piedi. I giovani “Cafeteros” allenati dal 43enne Hector Cardenas, hanno vinto il loro girone imponendosi per 2-1 su Israele e Giappone e pareggiando per 1-1 con il Senegal e poi hanno surclassato la Slovacchia per 5-1 negli ottavi di finale. In totale, 10 gol segnati e 4 subiti per la Colombia, squadra che sembra avere un passo diverso dalle altre nel reparto offensivo.

Colombia Under 20: Cortes il capocannoniere

Nella Colombia di Cardenas, che ha alternato 4-3-3 e 4-2-3-1, le stelle sono in attacco. Il giocatore più prolifico ad oggi è Oscar Cortes, ala 19enne dei Millonarios che è sempre partito titolare: baricentro basso, scatto bruciante, Cortes ha grande confidenza con la porta avversaria, come dimostrano i 4 gol già firmati nel torneo. Tuttavia sono altri due i talenti che, prima dei Mondiali, gli addetti ai lavori attendevano di vedere.

Colombia Under 20: Asprilla, il predestinato già in Inghilterra

Il primo è Yaser Asprilla, soltanto omonimo dell’attaccante genio e sregolatezza che illuminò il Parma negli anni ’90. Asprilla è un numero dieci longilineo, dal fisico ancora esile e dall’andamento dinoccolato, ma dalla tecnica purissima. Mancino, gioca con la numero 10 sulle spalle, sia da trequartista centrale che sulla fascia: ha il gusto per l’assist, il passaggio filtrante, ma sa mettersi anche in proprio quando si tratta di finalizzare l’azione. Qualità che ha fatto vedere anche in nazionale maggiore (ha esordito a 18 anni, segnando alla 2a presenza contro il Guatemala), ai Mondiali U20 (2 gol finora) e anche in Championship, la B inglese, con la maglia del Watford, che nel gennaio 2022 investì 3 milioni di euro per acquistarlo dall’Envigado. L’Italia dovrà badare ai suoi colpi.

Colombia Under 20: il figlio d’arte Tomas Angel

L’altra stella della Colombia che l’Italia dovrà seguire con attenzione è un figlio d’arte: Tomas Angel è l’erede di Juan Pablo Angel, ex nazionale e bomber del River Plate e dell’Aston Villa, squadra con cui giocò negli anni 2000. Tomas è nato in Inghilterra, mentre il padre giocava in Premier League. Come lui è un attaccante centrale, ma oltre a essere un buon finalizzatore (3 reti in 4 presenze nel torneo, due sole delle quali da titolare) sa dialogare con i compagni. Un centravanti associativo, su cui hanno posato gli occhi parecchi scout europei: il costo del suo cartellino, di proprietà dell’Atletico Nacional, è di un milione di euro, ma è destinato ad aumentare al termine dei Mondiali Under 20.

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