Stavolta non era un bluff, Novak Djokovic s’è presentato davvero a Montecarlo in condizioni non ottimali. L’infezione all’occhio che lo tormenta e forse pure qualche altro problemino hanno limitato in modo evidente il campione serbo nel match d’esordio (e anche d’addio) nel Masters 1000 del Principato: clamorosa la debacle contro Alejandro Tabilo, col cileno bravo a vincere in due soli set, bissando peraltro l’impresa compiuta lo scorso anno agli Internazionali di Roma.
- Djokovic, prestazione disarmante: e Montecarlo piange
- Tabilo dominante al servizio, troppi pasticci per Nole
- Montecarlo dopo Roma: Tabilo, bilancio da sogno con Djokovic
Djokovic, prestazione disarmante: e Montecarlo piange
Disarmante la prestazione di Nole contro il numero 32 al mondo, protagonista di un inizio di 2025 deludente e reduce da una lunga serie di eliminazioni precoci, l’ultima a Houston dove era stato capace di perdere contro Jenson Brooksby nonostante tre matchpoint a favore. Tabilo ha saputo approfittare dei guai di Djokovic e nel finale ha mantenuto lucidità e nervi saldi, senza farsi venire il “braccino” come in altre occasioni. Per gli organizzatori del Masters 1000 monegasco – inutile girarci intorno – un bel problema: dopo Zverev, fuori un altro big.
Tabilo dominante al servizio, troppi pasticci per Nole
A Montecarlo Djokovic aveva vinto nel 2013 e nel 2015, quest’anno ha raggiunto la sua diciottesima partecipazione al più esclusivo e glamour dei Masters 1000 sulla terra rossa. Ma s’è trattata più che altro d’una comparsata. Tabilo, di dieci anni più giovane, ha ritrovato feeling con la battuta dopo il break subito in apertura e non ha lasciato scampo a Djokovic, che dal canto suo ha iniziato ben presto ad accumulare errori. La falsa partenza nel primo set (6-3 per Tabilo, con immediato controbreak) non è servita a scuotere Djokovic, come era successo ad Alcaraz contro Cerundolo: il calvario è continuato nella seconda frazione.
Montecarlo dopo Roma: Tabilo, bilancio da sogno con Djokovic
Tabilo ha trovato il break al terzo gioco e non s’è fatto prendere dall’ansia, annullando le due palle break che Djokovic s’era conquistato sul punteggio di 4-3. Neanche il sostegno (ma solo nel finale) del pubblico è riuscito ad accompagnare Nole verso una rimonta che, date le sue condizioni, avrebbe avuto del miracoloso. E così Tabilo ha chiuso i conti sul 6-4, replicando quasi integralmente il risultato dello scorso anno a Roma dove aveva vinto 6-2 6-3. Per il cileno un bilancio da sogno contro il serbo: 2-0. E soprattutto un cammino a Montecarlo che prosegue.