Uno scambio durato 48 colpi: è in quel minuto di gioco che si può racchiudere lo spirito che ha permesso a Matteo Berrettini di conquistare la vittoria contro il numero 2 del mondo Sascha Zverev sulla terra rossa di Montecarlo. Uno scambio che per molti è già il punto più bello dell’anno che testimonia la voglia di lottare e lo spirito da gladiatore del tennista romano.
La battaglia di Matteo
Carico di adrenalina, Berrettini arriva in conferenza stampa dopo una delle vittorie più importanti della sua carriera. E’ ancora carico il romano che racconta quello che è successo nel match con Zverev: “Un p0’ di esperienza, un po’ di voglia di stare lì a combattere. Mi sono detto che non potevo perdere ma dovevo rimanere lì a fare le cose giuste. I grandi giocatori ti portano a mettere una marcia in più ed è quello che mi sono imposto di fare quando ero in difficoltà”.
Un Berrettini che negli ultimi mesi sembra essere completamente rinato: “Le sensazioni che sto provando in questo periodo sono di gioia per essere in battaglia. Ho provato a me stesso che sono mentalmente forte a questo tipo di incontri. Poi Montecarlo è un posto speciale per tutti quanti noi, c’erano tantissimi italiani e questo mi ha aiutato. Ti dà energia quando sei stanco”.
Il retroscena con Sinner
La vittoria di Martello consentirà a Jannik Sinner di arrivare al numero 1 del ranking al suo rientro a Roma e il romano rivela: “Con Jannik ci siamo sentiti qualche settimana fa. Tra di noi c’è un rapporto di grande rispetto e in questo momento credo sia giusto lasciarlo alla sua famiglia e ai suoi affetti. Quando ci siamo sentiti gli ho detto che poteva contare su di me per qualsiasi cosa. Di certo non gli scriverò oggi per dirgli che l’ho aiutato a rimanere numero 1, sarebbe una cosa un po’ egocentrica da fare. Ma sono sicuro che quando tornerà sarà tutto come prima”.
Il siparietto con Bearman
Alla fine del match sul centrale di Montecarlo, Matteo Berrettini ha ancora le energie per scherzare con i tifosi, per firmare autografi ma anche per fermarsi a parlare con un tifoso speciale come il pilota di F1, Oliver Bearman che ha assistito al match. Matteo gli chiede di essere invitato in pista per imparare qualche trucco alla guida ed è pronto a ricambiare con qualche lezione di tennis. Ma il pilota scuola Ferrari gli spezza il cuore: “Gioco soltanto un po’ a padel”, scatenando la reazione ironica del romano.
La disperazione di Zverev
E’ una conferenza che dura pochissimo quella di Sascha Zverev che di fronte ai giornalisti appare distrutto e le sue parole riflettono questo momento di profonda difficoltà: “Non so quali sono i miei problemi, so solo che perdono sempre le partite al terzo set. E’ successo a Buenos Aires, a Rio, a Indian Wells, a Miami e anche oggi. Non ho la minima idea di quello che sta succedendo. So solo che oggi il mio tennis dal secondo set è sceso di 10 livelli, ho perso io questa partita. E’ il peggior momento da quando mi sono infortunato”.