Lo stadio Brianteo non diventerà stadio Silvio Berlusconi. La mozione presentata da Martina Sassoli del Gruppo misto nel giugno 2023 è stata infatti ritirata. Questione di equilibri politici, con la difficoltà di scindere la figura ingombrante di un personaggio come il Cavaliere, riconoscendone i meriti sportivi tra i quali quello di aver condotto il Monza in Serie A per la prima volta dopo 110 anni, dalla sua figura di politico. Chi non ha preso bene la notizia è Adriano Galliani.
- La rabbia di Galliani per le offese a Berlusconi
- Il motivo che ha spinto a ritirare la mozione
- La Fininvest può intervenire legalmente
La rabbia di Galliani per le offese a Berlusconi
Ripartiamo proprio da Galliani che fatica a contenere la rabbia per la decisione presa. Non tanto, come ha spiegato al Corriere della Sera, per il fatto che il Brianteo non possa diventare stadio Silvio Berlusconi quanto per un motivo ben diverso. “Mi fa infuriare – spiega il dirigente del Monza – il fatto che qualche ragazzotto dica cose orribili su Berlusconi“. La mozione per il cambio nominativo dell’impianto è stata discussa qualche giorno fa ma il dibattito tra i protagonisti è diventato immediatamente fin troppo acceso.
Il motivo che ha spinto a ritirare la mozione
La stessa Martina Sassoli, che aveva presentato la mozione, si è vista costretta a ritirarla: “Non permetteremo che il nome di Berlusconi venga ulteriormente sfregiato“. A scendere nel dettaglio è stato Galliani che ha rivelato i retroscena del dibattito che hanno portato a questa mossa: “Il problema non è se l’autorizzazione è stata concessa o meno. Ma ho trovato offensivo che Lorenzo Gentile, un ragazzo di poco più di 20 anni, consigliere del Pd, abbia tuonato contro l’opportunità di accordare il tributo adducendo giustificazioni pazzesche. Tipo i presunti legami con la mafia e la P2. Certo non è finita qui“.
La Fininvest può intervenire legalmente
Adesso sarà la Fininvest a decidere se intervenire legalmente per tutelare l’immagine di Berlusconi. Intanto Adriano Galliani è andato oltre nel racconto: “Ci sono stati consiglieri di maggioranza che hanno tirato in ballo scandali e battute che nulla c’entrano con la motivazione alla base della richiesta di intitolare lo stadio: ovvero celebrare il merito sportivo di Silvio Berlusconi“. Poi la conclusione del dirigente monzese: “Non ce l’ho con il sindaco Paolo Pilotto che è una brava persona ma bisogna ammettere che la maggioranza di centrosinistra non ha voluto rendere omaggio a Berlusconi“.