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Morte Matilde Lorenzi: le polemiche sul casco, la rinuncia alle prove in Svezia e il gesto delle compagne di squadra

Matilde Lorenzi non ce l’ha fatta, la sciatrice 19enne si è spenta questa mattina dopo l’incidente in pista in Val Senales: il casco non è bastato a proteggerla e la Federazione sospende gli allenamenti

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Un incrocio fatale di eventi: si è spenta così la vita di Matilde Lorenzi. Un incidente tragico per la sciatrice azzurra che tra due settimane avrebbe compiuto 20 anni e che stava cercando il suo posto nel mondo dello sci. Le misure di sicurezza, l’arrivo dei soccorsi e l’intervento dei medici dell’ospedale di Bolzano non sono bastati a salvarle la vita.

“Servono i caschi da moto”: le parole dell’esperto

La tecnologia ha fatto clamorosi passi da gigante sul tema della sicurezza, praticamente in tutti gli sport in cui ci si confronta con l’alta velocità ma la sicurezza assoluta non esiste. Lo dice anche Bruno Andrea Peducci, primario al San Camillo che a La Repubblica rivela un particolare sul casco: “Non esistono negli sport di velocità dispositivi efficaci che non siano i caschi integrali da moto. Nello sci non arriveremo mai alla piena sicurezza, gli atleti hanno la necessità di avere una visione completa in ogni istanti. In molte discipline si è arrivati a velocità tali che la prevenzione è semplicemente impossibile. Il casco serve a evitare colpi alla testa ma l’impatto sul volto è talmente violento da interessare anche la regione cranica”.

La dinamica dell’incidente e la pista ghiacciata

Un insieme di fattori sfortunati, Matilde Lorenzi ha dovuto fare i conti con un incidente che era praticamente impossibile da prevedere e forse da evitare, l’impatto infatti non sarebbe avvenuto contro ostacoli, paletti o reti ma semplicemente contro il ghiaccio della pista Gravand G1 in Val Senales. Secondo le prime ricostruzioni sarebbero stati anche rispettati tutti i parametri di sicurezza sia del tracciato che dell’impianto di risalite e anche le protezioni lungo la stessa pista sarebbero state posizionate in modo corretto e al momento non ci sono ipotesi di reato a carico dei gestori dell’impianto stesso.

Le immagini dell’incidente

Come in molte località sciistiche lungo i percorsi e le piste sono posizionate delle piste che consentono ai turisti che vogliono fare una discesa di controllare la situazione, il numero delle persone presenti e le condizioni meteo. Non fa eccezione la Val Senales con una webcam posizionata sull’Ice Man Otzi Peak che ovviamente ha ripreso, seppur a grandissima distanza, anche l’incidente che ha visto coinvolto Matilde Lorenzi che è avvenuto intorno alle 9.45 di lunedì mattina. Nei minuti successivi all’incidente la webcam mostra un capanello di persone intorno all’azzurra e poi arrivo dell’elicottero circa 20 minuti dopo.

Le prove in Svezia e il gesto delle compagne di squadra

Matilde così come le sue compagne di squadra in Val Senales non ci doveva neanche essere in questi giorni. La formazione azzurra infatti avrebbe dovuto sostenere delle prove di gigante in Svezia ma il troppo caldo ha convinto lo staff tecnico a spostare le prove veloci e quindi si è puntato sulla Val Senales. E dopo la tragedia di Matilde, è arrivato anche il gesto delle compagne di squadra e della federazione che hanno deciso di sospendere del tutto gli allenamenti in programma.

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