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È morto Giovanni Lodetti: vinse tutto con il Milan e l'Europeo del '68

Nella sua lunga carriera, che lo ha portato a giocare dai primi anni '60 alla fine dei '70, segnando un'epoca, ha vestito le maglie di Milan, Sampdoria, Foggia e Novara

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Lutto nel mondo del calcio. A 81 anni si è spento l’ex centrocampista del Milan e della Nazionale, Giovanni Lodetti. Campione d’Europa nel 1968 con l’Italia, nella sua importante carriera portò i rossoneri a vincere praticamente tutto, in Italia e in Europa. Ritiratosi alla fine degli anni ’70, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, aveva intrapreso la carriera da opinionista in tv, facendosi apprezzare dal pubblico per il garbo e la competenza.

Addio a Lodetti, si è spento a 81 anni

Il mondo del pallone piange Giovanni Lodetti. Protagonista con il grande Milan che segnò gli anni ’60 del secolo scorso,si è spento oggi, 22 settembre 2023 a 81 anni. A riportare la triste notizia, Il Cittadino. Lodetti era nato a Caselle Lurani il 10 agosto 1942, non sono ancora state rese note le cause del decesso.

Lodetti, i successi con il Milan

Con la maglia del Milan, che lo fece crescere nelle giovanili e lo lanciò in prima squadra non ancora ventenne nel 1961, Lodetti vinse praticamente tutto: due Scudetti, uno proprio alla stagione d’esordio, e una Coppa Italia a cui si aggiungono due Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe e una Intercontinentale.

Era il Milan di Nereo Rocco, che tra le sue file annoverava campioni del calibro di Gianni Rivera e José Altafini, ma Lodetti, mediano vecchio stile e di corsa, soprannominato “Basléta” per via del mento pronunciato, seppe farsi apprezzare, collezionando quasi trecento presenze e segnando 26 reti.

Passò, poi, alla Sampdoria, nel 1970, mettendo in curriculum 117 partite in quattro anni e al Foggia, in Cadetteria, nel 1974, con cui disputò 61 gare. Chiuse la sua carriera, sempre in Serie B, al Novara, ma fu una stagione sfortunata, che portò a chiudere da fanalino di coda il campionato e alla retrocessione in C.

Lodetti, l’Europeo e il Mondiale solo sfiorato

Con la maglia della Nazionale italiana, Lodetti giocò appena 17 partite, ma gli bastarono per riuscire ad alzare l’Europeo 1968, organizzato proprio in Italia e che lo vide scendere in campo anche nella gara che gli azzurri di Ferruccio Valcareggi disputarono contro la Jugoslavia.

Con la Nazionale mise a segno due reti: la doppietta contro il Galles in amichevole. Fu tra i pre-convocati per il Mondiale del 1970 in Messico, ma l’infortunio di Pietro Anastasi costrinse Valcareggi a cambiare i suoi piani. In quell’occasione, Lodetti dimostrò una volta di più la sua onestà, declinando l’offerta della Federazione di restare in Messico e godersi il soggiorno con la famiglia.

La tv, vissuta con garbo e simpatia

L’avventura in tv, in veste di commentatore e opinionista, vide Lodetti apprezzato dal pubblico per il suo modo di porsi e commentare, sempre guidato da una innata pacatezza, onestà, umanità e garbo a cui si univa una grande ironia e la voglia di raccontare calcio. Un calcio a cui mancherà terribilmente un gregario di corsa, ma “dai piedi buoni”, sia chiaro, come aveva sottolineato lui stesso in un’intervista rilasciata qualche tempo fa proprio a Il Cittadino.

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