E’ morto nel pomeriggio di mercoledì 20 luglio a Torino, all’età di 89 anni (era nato a Saluzzo il 5 gennaio 1933) Luciano Nizzola, uno dei dirigenti che più ha inciso nel calcio della fine del secolo scorso, quello che gli esperti hanno definito il secolo breve.
Addio a Luciano Nizzola
Nizzola, l’Avvocato Nizzola, ha ricoperto incarichi di cruciale importanza per il nostro calcio: amministratore delegato del Torino dal 1982 al 1987, presidente della Lega Calcio dal 1987 al 1996 e quindi presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio fino al 2000.
L’Avvocato ha guidato le massime istituzioni in un’epoca di grandi trasformazioni, con la novità delle pay-tv nel mercato dei diritti televisivi e del gioco che si è spettacolarizzato anche grazie al supporto di quel mezzo meraviglioso e fantastico per lo sport che, poi, è la televisione.
Nel dicembre del 1996 venne poi eletto alla guida della Federcalcio, dove rimase “soltanto” per un quadriennio olimpico, e fu anche membro della Giunta nazionale del Coni, un periodo positivo nonostante tutto per la nazionale italiana.
Nizzola affidò la Nazionale a Cesare Maldini per guidare l’impresa degli azzurri ai Mondiali di Francia 1998, sconfitta soltanto dalla squadra di casa, poi campione, ai calci di rigore. Poi si affidò a Dino Zoff, che nel 2000 arrivò ad un passo dal successo agli Europei, beffato ancora una volta dalla Francia in una finale che sembrava già vinta dagli azzurri.
Il ricordo della Lega Serie A
La Lega Serie A, esprimendo il proprio cordoglio, ha sottolineato che
“sotto la sua gestione il calcio italiano ha vissuto uno dei suoi periodi migliori, in Europa e nel mondo. Tutta la Lega Serie A esprime le più sentite condoglianze ai familiari, unendosi al loro dolore per la sua scomparsa”.
Il cordoglio del presidente Gabriele Gravina
L’attuale presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha espresso così il suo cordoglio per la scomparsa di Nizzola:
“Il mondo del calcio saluta un dirigente galantuomo – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – il suo spirito di servizio e la sua disponibilità hanno segnato un’epoca. Nei diversi ruoli che ha ricoperto, si è distinto anche per l’impulso deciso che in quegli anni è stato impresso al nostro sistema”.
