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Morto Massimo Benetton: il suo kayak si ribalta, scompare così il campione 54enne di canoa freestyle

Martedì sera la tragedia: doveva essere una semplice escursione, invece Benetton ha perso la vita nelle acque del fiume Aurino

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Morto Massimo Benetton: il suo kayak si ribalta, scompare così il campione 54enne di canoa freestyle Fonte: ANSA

Nulla lasciava presagire quanto avvenuto e, questa imprevedibilità, ha aggiunto emozioni allo stupore, al dolore che ha accompagnato la conferma della scomparsa di Massimo Benetton, 54 anni e una vita dedicata allo sport e alla passione per il kayak. Con un gruppo di amici, Benetton avrebbe dovuto trascorrere un pomeriggio di svago invece il campione di canoa freestyle e maestro a sua volta, è morto. Qualche ora con il suo kayak ed è finito tutto lì, nelle acque gelide del fiume Aurino.

Massimo Benetton morto durante un’escursione

Benetton aveva 54 anni ed era originario di Meolo in provincia di Venezia, ma residente da qualche mese a San Candido (in provincia di Bolzano) dove lavorava per l’azienda di articoli sportivi Papin, dopo aver fatto per un decennio il meccanico alla Cicli Pinarello, azienda trevigiana che progetta e realizza bici da corsa.

Meolo, il suo paese di origine, ha deciso di dichiarare lutto cittadino, per esprimere vicinanza alla famiglia per la sua perdita.

La ricostruzione

Alle 20 di martedì sera si era ritrovato nella località Gisse nei pressi di San Martino per una discesa con il gruppo di amici che ha tentato, poi, si soccorrerlo. Secondo la ricostruzione del Corriere del Veneto, durante l’escursione un incidente lo ha scaraventato in acqua all’altezza della frazione di Caminata. Le correnti lo hanno trascinato lontano mentre gli amici lanciavano l’allarme e tentavano di recuperarlo, nel buio della serata ormai inoltrata.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e gli uomini del soccorso acquatico di Brunico, oltre all’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites con i visori notturni azionati. Una volta recuperato il corpo di Benetton e trascinato a riva, il medico d’urgenza e i sanitari della Croce bianca hanno tentato una disperata rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare: il cinquantaquattrenne era già morto, purtroppo.

I rilievi per cercare di comprendere la dinamica di quanto accaduto sono affidati ai carabinieri e stabilire, grazie agli accertamenti medici, se Benetton ha accusato un malore o se si è trattato da un fatale incidente. Una eventualità, quella del malore, che è stata avanzata da alcuni amici.

La tragedia si è compiuta a breve distanza dalla scomparsa, altrettanto terribile, che ha suscitato emozione in Veneto, quella di Fabiola Bellù scopritrice di Paola Egonu.

Max la Bomba, chi era il campione di kayak

Benetton era un campione, esperto in questa categoria e aveva preso parte ai campionati mondiali di specialità a Nottingham in Inghilterra. Da giovane con la canadese biposto era arrivato subito a giocarsi la Coppa del Mondo nel 1991 e il Mondiale del 1993: era noto come Max la Bomba, non a caso.

Nel suo palmares, figura un bronzo agli Italiani del 1997, un argento e un oro alla Coppa Europa nel 2002 e nel 2003. Benetton è stato tra i primi a sperimentare la fibra di carbonio (come nelle bici) per la costruzione dei kayak.

Il ricordo degli amici sui social

Su facebook sono numerosi i messaggi degli amici che hanno incrociato le loro vite con quella di Benetton. Scrive Alessandro Baklouti: “Sono triste triste triste. Abbiamo perso un grande atleta e artigiano del kayak, un vuoto che non sarà facile colmare. Ciao Max riposa in pace”.

Massimo Pavanetto aggiunge: “Ciao amico mio! Tanta tristezza con l’unica consolazione che stavi facendo quello che ti piaceva!”. Daniele Molmenti saluta Max così: “Notizie che non vorresti mai leggere, addio Max Benetton la prossima pagaiata insieme la daremo dall’altra parte”.

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