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MotoGP Austin, Bagnaia impreca: "Succede sempre qualcosa". Gioia Vinales: "Fatta la storia", Bastianini esulta

Enea Bastianini, sul podio di Austin, e Pecco Bagnaia commentano la loro gara al GP delle Americhe, tra fatica in pista, il comportamento dei rivali e il feeling con la Ducati su questo circuito

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Aprilia domina, Ducati in ombra: questa l’estrema sintesi del GP delle Americhe, terzo appuntamento della stagione 2024 della MotoGP vinto da Maverick Vinales. Pur partito abbastanza male, lo spagnolo è andato poi a dominare una gara grazie anche alla scelta della media al posteriore, per tornare così per la prima volta alla vittoria dal 2021.

GP Americhe: dietro Vinales un podio con Acosta e Bastianini

Il pilota Aprilia, primo a vincere con tre marchi diversi in carriera dopo Suzuki e Yamaha, ha battuto un sempre sul pezzo Pedro Acosta (che nei primi frangenti di gara era pure in testa), che ancora una volta ha sverniciato il resto delle KTM schierate (Brad Binder ha chiuso al nono posto, Jack Miller tredicesimo) ed Enea Bastianini, migliore dei ducatisti.

Il pilota sulla GP24 ha lottato contro Jorge Martin per il podio e sul finale e ha avuto la meglio sul pilota in sella alla Desmosedici schierata dal team Pramac. Bastianini così conferma un buon avvio di stagione con il secondo podio di questo 2024 dopo quello ottenuto nel GP di Portogallo, oltre a diminuire il distacco dal leader provvisorio del campionato Martin, riducendolo a 21 lunghezze. Ma con soli 3 punti di vantaggio su un sempre più incalzante Vinales, che ad Austin ha ottenuto il successo anche nella Sprint.

MotoGP Austin, Vinales gongola: “Fatta la storia”

Maverick Vinales festeggia la vittoria con la terza moto diversa in carriera (Suzuki, Yamaha e Aprilia) con il mantello di Batmanper un grandissimo successo dopo la pole e la vittoria nella Sprint: “Sembra di vivere un sogno ma dobbiamo stare con i piedi per terra e continuare così. Se la squadra mi mette nelle condizioni di vincere, io vinco!”

Bastianini: “Nella seconda parte di gara mi sono espresso al meglio”

Tornando al riminese, ai microfoni di Sky Sport ha commentato così la sua gara: “In realtà ero partito per fare una bella prima parte di corsa, ma il voler essere subito primo mi è costato posizioni. Ho faticato con l’anteriore e non riuscivo a stare in scia, ma la seconda parte di gara è ancora una volta quella dove mi sono espresso al meglio”.

Poi Bastianini ha parlato di Austin: “È una delle gare peggiori dell’anno, se non la peggiore in assoluto, perché parliamo di una pista strafisica, non è stato semplice per nessuno di noi. Ho retto bene fisicamente comunque”.

“Con la Ducati 2024 mi trovo meglio rispetto alla moto precedente, mi manca solo un po’ di esplosività”

Infine, ha commentato il feeling con la GP24 con queste parole: “Penso che abbiamo lavorato molto bene ad inizio anno, abbiamo fatto le modifiche giuste. La nostra base è buona ma mi manca un po’ esplosività, nelle Sprint faccio un po’ di fatica rispetto agli altri. Mi trovo bene come lavora la moto in inserimento. Il lavoro fatto mi aiuta inoltre a tenere più i freni a differenza della moto del 2023. Con questa siamo sulla strada giusta: possiamo fare ovviamente qualcosina in più, ma la base è buona, e ne sono contento”.

Bagnaia: “Per ora lottiamo in difesa, verrà il momento per attaccare”

Si lecca invece le ferite Francesco Bagnaia, che sperava di poter capitalizzare qualcosa dopo l’imprevisto che gli ha precluso la possibilità di essere incisivo nella Sprint, dove di solito brilla di meno rispetto alla gara lunga. E invece la corsa domenica è stata una parabola discendente, dall’apice della lotta per il podio e per la vittoria al trascinamento verso le zone basse della top 5 a più di 7 secondi da Vinales. Pecco è anche quinto nella classifica iridata, ma con 30 punti di distacco da Martin.

A Sky Sport ha così analizzato la propria gara: “Sino al sesto giro mi sentivo bene, pronto per lottare e per vincere, ma da lì in avanti abbiamo dovuto lottare in difesa, con tanta difficoltà e tante vibrazioni. Lavoriamo, per ora cerchiamo di stare in difesa, poi quando ci sarà da attaccare lo faremo”.

“La gomma interiore ha subito danni, mai successa questa cosa”

E ancora: “Una gomma media al posteriore avrebbe aiutato? Stamane volevamo usare la gomma dello Sprint, era l’unico momento in cui potevamo mettere giri in più con una soft, non è andata male nonostante vibrasse. La media l’ho provata ma aveva un netto svantaggio. Sarebbe potuta andare meglio? Non so, ma è andata così”.

Dopo aver confermato il fatto che Austin è una pista molto fisica (“ma dipende da come ti trovi con la moto, con quella dell’anno scorso volavamo e facevo metà della fatica“), Pecco ha poi parlato della gomma anteriore che si è rovinata: “Ha iniziato a strapparsi, mai successa questa cosa soprattutto qui. Diciamo che ogni volta succede qualcosa che non ci aspettiamo, stiamo ancora scoprendo un po’ il tutto. Questo weekend è stato particolare: mi si è disintegrata la gomma davanti, a sinistra mi vibrava tantissimo. Dobbiamo capire un po’ di cose – ha aggiunto il campione 2022 -, è un inizio simile al 2022 ma lavorando staremo dove dobbiamo stare, perché il nostro posto non è la quinta posizione. Ho visto un approccio molto aggressivo da parte di qualche pilota, per me oggi era da gestire con più calma“.

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