Amici nemici. In pista, al box, forse anche fuori seppur con grande rispetto reciproco. Jorge Lorenzo e Valentino Rossi hanno rappresentato un’era di leggende della MotoGP, insieme a Pedrosa e Marc Marquez. Loro più di degli altri hanno anche condiviso la stessa moto, la Yamaha, per diversi anni. Proprio su questa convivenza, a volte forzata e per niente piacevole a volte, il pilota spagnolo ha voluto lanciare una frecciata al Dottore tornando sui dissapori di quel muro eretto all’interno del box.
Lo spagnolo 5 volte campione del mondo, tre in MotoGP, ha poi parlato anche della sua “fuga” da Yamaha in direzione Ducati di cui, dice, aveva capito l’enorme potenziale e spunta nelle sue parole un crossover con la F1
- MotoGP, da Lorenzo la stilettata verso Rossi: "Era favorito da Yamaha"
- MotoGP, cosa successe tra Lorenzo, Rossi e Marquez nel 2015
- Lorenzo in Ducati: "Avevo capito che avrebbe dominato la MotoGP"
- Lorenzo e il rapporto col padre: "Il mio peggior nemico"
MotoGP, da Lorenzo la stilettata verso Rossi: “Era favorito da Yamaha”
C’era un tempo in cui dominavano il Mondiale MotoGP. Ora i due grandi campioni, Valentino Rossi e Jorge Lorenzo sono “in pensione” dal Motomondiale ma non hanno smesso di correre. Sono passati dalle due alle quattro ruote. Anche se in differenti categorie, almeno per ora.
Jorge Lorenzo si è ritirato dall’attività agonistica al termine della stagione 2019. In carriera ha vinto 5 titoli iridati nel motomondiale, nel 2006 e nel 2007 nella classe 250, nel 2010, 2012 e 2015 in MotoGP. Proprio con Valentino Rossi ha condiviso, non senza polemiche e lotte intestine, il box della Yamaha. Nel corso di una intervista al podcast spagnolo “tengo un plan” il maiorchino ha vuotato il sacco su quel periodo di convivenza col Dottore:
“Ero un po’ deluso da Yamaha perché nel 2015 aveva palesemente spinto di più per Valentino Rossi. La Yamaha non si è comportata molto bene con me nel 2015 e a Valencia si è notato molto. In qualche modo, e lo dico tra virgolette, mi disprezzavano”.
MotoGP, cosa successe tra Lorenzo, Rossi e Marquez nel 2015
Il Mondiale MotoGP 2015 è passato alla storia per la faida tra Marc Marquez e Valentino Rossi. Di mezzo, anzi a guadagnarci fu Jorge Lorenzo in una stagione in cui la tensione interna al box Yamaha tra lo spagnolo e il Dottore arrivò a livelli altissimi.
Poi successe che nel Gran Premio di Malesia penultimo gp della stagione, Marquez e Rossi in aperto scontro verbale ma non solo, vennero proprio a contatto, Rossi stizzito dai continui attacchi di Marquez ebbe uno scatto di nervosismo alzando la gamba verso lo spagnolo che cadde. A Valentino Rossi fu inflitta una penalizzazione pesante: costretto a partire dall’ultima posizione della griglia di partenza proprio nell’ultima gara di Valencia dove il Dottore si presentava con 7 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo.
Il resto è storia: in quell’ultimo gp con Rossi 4° e staccato a causa della rimonta dal 26° posto in griglia, fu sempre Marc Marquez a indirizzare la corsa mettendosi alle spalle di Lorenzo e proteggendolo anche da eventuali attacchi del proprio compagno di Honda, Pedrosa. Jorge vinse così il titolo e un anno dopo salutò Yamaha per andare in Ducati.
Lorenzo in Ducati: “Avevo capito che avrebbe dominato la MotoGP”
Nel 2016 quindi Jorge Lorenzo dice addio alla Yamaha, deluso dall’appoggio, secondo lui, interno dato a Rossi, e firma per Ducati: “Non l’ho fatto per soldi, come dicono, ho preso solo il 15% in più rispetto a Yamaha. Avevo grande stima di Gigi Dall’Igna e mi sentivo che sarebbero arrivati a dominare la MotoGP. Mi sentivo come Hamilton quando lasciò la McLaren per la Mercedes, lo fece perchè sapeva che sarebbe diventata imbattibile, così è stato per Ducati”.
Anche se Lorenzo, a differenza di Hamilton, al dominio Ducati in MotoGP di questi ultimi anni non ci è arrivato. Due sole stagioni con la moto di Borgo Panigale, 2017 e 2018, quasi sempre battuto da Andrea Dovizioso che conosceva, va detto, la Desmosedici meglio di lui, e tre soli successi nel secondo anno.
Lorenzo e il rapporto col padre: “Il mio peggior nemico”
Nell’intervista, Jorge Lorenzo parla anche del rapporto non facile avuto col padre, classica figura del padre-padrone: “È stato come un sergente, una sorta di dittatore per me. Era come il mio nemico. Non ho parlato con mio padre per cinque o sei anni. Diceva a tutti che gli avevano rubato il figlio e che si approfittavano di me”.
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