Marc Marquez, che, dopo essere ritornato abile e arruolato, è andato per terra sia a Le Mans che al Mugello, domenica correrà sul luogo del delitto: l’amato Sachsenring.
Sul circuito dell’ex DDR il centauro iberico ha inanellato un filotto in grassetto dal 2010, stagione che ha avviato i suoi 11 successi: “Al Sachsenring sarò il favorito? Sarà importante capire come vado qui, non ho gareggiato in Argentina e a Austin, dove mi trovo bene; essere caduto due volte di fila non aiuta il morale, ma sono ottimista e punto al podio. Continuerò a spingere perché, se è vero che questa Honda lo impone, non ho paura di subire un infortunio. Al Mugello ero in controllo, ma sono caduto: ne sono stato sorpreso”.
La Honda è al centro delle domande: “Non è la prima volta che abbiamo una riunione in HRC, è stata importante per la presenza di grandi boss; è andata bene, ma dovremo vedere una reazione in pista e battagliare per le posizioni di vertice. Il livello in MotoGP è molto alto: le Case europee sono migliorate e han messo in difficoltà Honda e Yamaha, guardiamo al 2024, l’anno venturo sarò ancora sotto contratto: non è stato sbagliato firmare un quadriennale, non potevo immaginare l’infortunio al braccio, la pandemia e il resto. Gli aggiornamenti arriveranno dopo la pausa estiva, lavorerò al meglio con i materiali a disposizione. Saranno importanti i test di Misano: in Honda abbiamo molte facce nuove e il lavoro che si fa avrà frutti il prossimo anno. Non è importante fare un risultato, se i problemi non si risolvono: Rins è stato il vincitore di Austin, ma poi ha avuto le sue difficoltà. Non ho informazioni precise sulle nuove gomme Michelin, lavorano a una gomma nuova ogni anno: lo stile di guida dei piloti sta cambiando anche per l’aerodinamica.”