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MotoGP, solo Bagnaia può accendere il mercato piloti: Martin effetto domino su Marini in Honda, su Ktm e Acosta

Il punto sul mercato piloti MotoGP alla sosta estiva: effetto domino della pace tra Martin e Aprilia: restano Marini in Honda, Acosta e Bastianini in Ktm e Morbidelli e Diggia in VR46

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Poteva far saltare il banco e invece ha finito per normalizzare tutto. L’addio annunciato di Jorge Martín ad Aprilia aveva smosso il mercato piloti della MotoGP. Allo stesso modo la pace con Noale del campione del mondo ha calmato le acqua anche delle trattative. Una decisione per il 2026 che ha avuto da subito ripercussioni sugli altri piloti, e i team di fatto anestetizzando qualsiasi movimento importante.

Honda, Yamaha e Ktm vanno verso la riconferma quasi totale delle rispettive line-up, a cominciare da Marini e Acosta. Qualche dubbio in casa Ducati legati al Team VR46 che proprio allo spagnolo era stato associato. Insomma cambia tutto per non cambiare niente e solo un divorzio improvviso tra Bagnaia e Borgo Panigale potrebbe riaprire il Vaso di Pandora.

Martin e Aprilia hanno anestetizzato il mercato

È vero che si tratta di un mercato relativamente poco moviementato, poiché i contratti della maggior parte dei piloti e scuderie scadono alla fine del 2026, ma proprio la rottura di Martin con Aprilia aveva un po’ smosso le acque visti gli interessi, mai ufficialmente dichiarati di Honda nei confronti di Martinator.

Se Martinator avesse lasciato la moto di Noale, il suo destino sarebbe stato al 99% la Honda ufficiale dove avrebbe preso il posto di Luca Marini, dato che Joan Mir è sotto contratto. Per il fratello di Rossi a quel punto si sarebbe aperto il dilemma: fare il percorso inverso in Aprilia o addirittura andare in Superbike. Alla fine niente di tutto questo. Perchè Martin, un po’ per evitare una logorante battaglia legale, un po’ per i progressi evidenziati da Aprilia con Bezzecchi nelle ultime gare, ha deciso di riappacificarsi.

Marini resta in Honda HRC

L’effetto domino provocato dalla conferma di Martin in Aprilia anche nel 2026 non si è fatto attendere. Non potendo prendere il campione del mondo, secondo quanto riportato da Motorsport Spagna, Luca Marini ha già firmato il suo rinnovo con la Honda per la prossima stagione, con il team giapponese che schiererà anche nel 2026 in griglia l’italiano con Joan Mir.

“Abbiamo parlato dei dettagli – aveva detto Marini a Brno dove è arrivato in zona punti continuando la ripresa dopo l’infortunio a Suzuka con il rientro in Germania una settimana prima – Ho un ottimo rapporto con Alberto (Puig, il direttore sportivo Honda ndr) e con la dirigenza. È questione di tempo , siamo tranquilli”.

Zarco resta in Lcr, Chantra verso l’addio

Con la coppia del team ufficiale confermata, Honda sta finalizzando la conferma di Johann Zarco, vincitore a Le Mans, come punta di diamante del suo progetto satellite nel Team LCR. Chi invece dovrebbe perdere la carena è il thailandese Somkiat Chantra dopo una prima metà di stagione deludente. Da valutare chi prenderà Lucio Cecchinello al suo posto.

Ktm conferma tutti: Acosta, niente Ducati

La conferma è arrivata per bocca Pit Beirer, direttore della Ktm, che a Brno ha annunciato non solo che la casa austriaca avrà 4 moto anche nel 2026 in barba alla paventata crisi economica degli scorsi mesi ma che a guidarle saranno gli stessi piloti attuali (Acosta e Binder nel team factory, Bastianini e Vinales in Tech3): “Sono tutti fantastici – ha detto il manager a Sky – Ktm è ok, abbiamo fatto delle riorganizzazioni e adesso è il momento di andare ancora full gas come fabbrica ed essere forti anche nelle corse. Questo sistema ha funzionato per 30 anni, poi l’anno scorso abbiamo avuto un grosso incidente e dobbiamo riparare”.

Ducati: VR46 parla con Morbidelli. E se Bagnaia…

La conferma dell’intera line-up da parte di Ktm ferma qualsiasi velleità di Pedro Acosta di approdare in Ducati. Se ne era parlato fino a poche settimane fa, addirittura una visita in incognito dello spagnolo al museo di Borgo Panigale aveva ancor di più alimentato i rumors. Del resto Salucci a Brno aveva ammesso la chiacchierata: “Non nascondo che abbiamo parlato con Acosta, non si può non ascoltare uno come Pedro. Da lì a venire a correre con noi, però, ne passa”.

A questo punto il team di Valentino Rossi potrebbe essere costretto a confermare oltre Di Giannantonio anche Franco Morbidelli: “La settimana prossima inizieremo a parlare con il management di Morbidelli per il suo futuro con noi l’anno prossimo: a noi Franco piace, vediamo di trovare un accordo” ha detto Salucci.

Detto che nemmeno Quartararo si muoverà da Yamaha e che Miguel Oliveira lascerà Prima Pramac e Toprak Razgatlioglu ne prenderà il posto, Jack Miller ha una possibilità di rimanere grazie alle sue buone prestazioni, soprattutto sul giro singolo, e al suo status di veterano, che aiuterà nello sviluppo tanto necessario della M1, che sarà spinta da un V4 nel 2026. Altrimenti per l’australiano sarà Superbike.

Ultima chiosa ma giusto a mo’ di boutade, come da titolo il banco salterebbe se succedesse qualcosa di anomalo, di imprevisto, di incredibile. Che in questo momento potrebbe dire solo una cosa, una rottura tra Bagnaia e Ducati visto lo stallo dei problemi atavici di Pecco con la GP25 e qualche frizione di troppo interna dovuta proprio alle continue richieste e lamentele del due volte campione del mondo. Ma lo ripetiamo, qui siamo nel campo delle ipotesi estreme. Ed in assenza di qualcosa di concreto è inutile dilungarsi.

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