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MotoGP, Selvaggia Lucarelli al vetriolo sul ricorso alle ombrelline: bufera social

La nota giornalista, blogger e opinionista si scaglia contro un post sulle grid girl nel Motomondiale. Si riapre il dibattito sul concetto di donna oggetto nel mondo dei motori

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

“Donne e motori”. Un vecchio adagio, decisamente anacronistico, che stride con l’emancipazione femminile, le pari opportunità e la ricerca di staccarsi dall’abusato luogo comune della classica bellezza da copertina da affiancare ad una bella macchina o moto che sia. E’ forse questo il senso del tweet al veleno di Selvaggia Lucarelli che ha voluto riprendere un post che “elogiava”, sicuramente non per la famosa giornalista e opinionista, la figura delle ombrelline nella MotoGP. Una bufera che sui social sta andando avanti da diverse ore.

Moto2: il post sulle ombrelline che ha scatenato la Lucarelli

Domenica scorsa si è corso a Jerez il Gran Premio di Spagna, sesta tappa del Motomondiale. Al di là di quello che è successo in pista col ritorno alla vittoria di Francesco Bagnaia e della Ducati in MotoGP davanti al campione del mondo in carica Quartararo, a scaturire la polemica sui social è stato un post di Elisabetta Franchi, nota stilista che quest’anno veste le ombrelline del Team Gresini Racing.

“Voi grandi uomini, senza l’aiuto di noi piccole donne, cosa sareste. Evviva gli uomini, evviva le donne, evviva l’amore che ci completa, il post sul profilo Instagram della stilista con tanto di foto del pilota Moto2 Alessandro Zaccone di fianco appunto ad una avvenente ombrellina o grid girl che dir si voglia, sulla griglia di Jerez.

Lucarelli contro l’uso delle ombrelline nel Motomondiale

Non è tardata ad arrivare la risposta, tra gli altri, di Selvaggia Lucarelli, da sempre molto sensibile all’uso del corpo delle donne come oggetto in tv e sui media in generale. “Direttamente dal Paleolitico: Elisabetta Franchi”, ha scritto sarcasticamente la giornalista, riprendendo il post della stilista.

Bufera social dopo il post della Lucarelli sulla grid girl

Inutile dire che il tweet della Lucarelli ha fatto divampare la polemica. Sotto il suo post si può leggere di tutto, pro e contro la figura delle ombrelline. C’è chi dà ragione alla giornalista, opinionista, scrivendo: “Già chiamare una donna “ombrellina” dovrebbe far rabbrividire di vergogna. Roba da sultanato e da schiave. È ora di rispettare la donna non solo per culi e tette smettendo di usarla come una serva in adorazione del maschio. Sveglia!”

Ma c’è anche chi si erge ancora a paladino della cosiddetta tradizione: “Le ombrelline portavano eleganza e bellezza in griglia,oscurando le moto e i piloti con un bel sorriso che mostravano al mondo intero. E se erano lì era per loro scelta,era un lavoro come un altro. Libero. Ma il mondo moderno ci ha visto il marcio”.

La F1 ha bandito le grid girl, la MotoGP no

Il fronte del gotha del motorsport a livello mondiale è spaccato sul ricorso alle ombrelline sulla griglia di partenza. Dal suo ingresso a capo della F1, Liberty Media ha tolto la figura della grid girl in abiti succinti al fianco delle monoposto nei minuti precedenti la gara. Cosa che invece non ha ancora fatto la Dorna nel Motomondiale. Il dibattito sul ricorso alla figura delle donna oggetto, che è un po’ una tradizione nel mondo dei motori, è aperto specialmente negli ultimi anni. Ma certi clichè sono duri a cadere.

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