Terzo giorni di test a Sepang per i collaudatori e i 'rookies' della MotoGP, si è girato sull'asciutto dopo due giornate umide.
Il migliore di giornata (e dello Shakedown) è stato il ducatista Michele Pirro, che ha stampato il tempo di 1'59"803, migliore mezzo secondo (e solo al di sotto dei 2') di quello di Cal Crutchlow su Yamaha, protagonista delle prime due sessioni: la Ducati ha lavorato sulle carene laterali a 'effetto suolo', l'elemento tecnico che sarà oggetto principale di valutazione dei piloti titolari Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini a partire da venerdì, quando si terrranno gli altri test.
Particolare attenzione al lavoro di Crutchlow, supportato nella giornata odierna da Katsuyuki Nakasuga, da parte di Fabio Quartararo: la velocità di punta fissata a 335 km/h migliora di 4 km/h il limite stabilito dall'iridato 2021 nell'ultima stagione (e di 8 km/h il parametro a Sepang nel 2022); è stato lo stesso pilota britannico ai microfoni di crash.net a sottolineare però quanto il dato sia effimero in sé: "Non guardiamo la speed trap, dipende da dove il pilota frena, quindi non è indicativo, Conta che il motore sia veloce“.
In casa KTM Dani Pedrosa ha continuato a lavorare sulle carene, principale novità della marca austriaca: il più veloce è stato Augusto Fernandez, distante sette decimi dall'italiano; Lorenzo Savadori si è infine dedicato in casa Aprilia a migliorare l'aerodinamica di Noale.
Prima del campionato si girerà a Portimao, proprio dove si svolgerà il primo GP: tutti in pista l'11-12 marzo.
