Se c’è stata un’icona del Motomondiale negli ultimi anni quella è sicuramente Valentino Rossi. Un personaggio e una personalità forte che se da un lato ha conquistato i tifosi e i fan della MotoGP di tutto il mondo dall’altro non sempre ha trovato terreno fertile nei suoi avversari. Da Max Biaggi a Sete Gibernau in primi per finire con Marc Marquez. Dissidi, feud, forti rivalità. Tra questi Casey Stoner, l’antagonista per eccellenza del Dottore. Che in queste ore è tornato a parlare di quel periodo, di quella rivalità e dell’influenza di Vale sulla massa. “Odiato per colpa sua” la sintersi dell’ex campione del mondo della Ducati.
- Casey Stoner: "Rossi forte mentalmente, io il cattivo ma non volevo fare lo stupido"
- Stoner al veleno su Rossi: "Ti entra nella mente, con Marquez ha cominciato lui"
Casey Stoner: “Rossi forte mentalmente, io il cattivo ma non volevo fare lo stupido”
Con la vittoria in Germania, Pecco Bagnaia è diventato il pilota Ducati più vincente della storia della casa di Borgo Panigale superando in tutto e per tutto Casey Stoner. L’australiano è stato però il primo a portare Ducati a vincere un titolo mondiale in MotoGP. Erano gli anni in cui Valentino Rossi dominava la classe regina. In pista e non solo.
Protagonista del podcast Ducati Diaries qualche giorno fa, ripreso da Mowmag, Casey Stoner ha parlato di quanto sia stato difficile convivere con la popolarità mediatica e non solo di Valentino Rossi: “Mi sono ritrovato, in generale, nel ruolo del cattivo. Non ho mai capito perché i tifosi inglesi mi odiassero così tanto, poi quando l’ho sfidato la situazione è precipitata”.
Stoner parla della forte personalità di Rossi e del suo essere personaggio, in pista e fuori: “Valentino è stato molto importante per la MotoGP. Forse avrei dovuto fare lo stupido, ma io avevo un altro carattere: non cercavo attenzione, volevo solo guidare forte”.
Stoner al veleno su Rossi: “Ti entra nella mente, con Marquez ha cominciato lui”
Quella con Stoner è stata solo una delle tante rivalità di Valentino Rossi nel corso dei suoi anni d’oro in MotoGP. L’australiano ha sottolineato come il Dottore fosse un campione anche nel distruggere i suoi avversari anche mentalmente prima di entrare in pista ma la sua generazione riuscì a difendersi da questa predominanza: “Valentino è riuscito a entrare nella mente degli altri piloti combattendoli anche in quel modo. Ma la nuova generazione, io, Pedrosa, Lorenzo e Marquez aveva imparato a difendersi”.
In particolare Stoner parla della rivalità tra Rossi e Marquez sfociata poi nel 2015 nel famoso episodio di Sepang costato di fatti un mondiale, sarebbero stati 10, al Dottore: “Tutti danno la colpa a Marquez, ma dimenticano che è stato Valentino Rossi a cominciare. Erano amici poi Valentino ha iniziato una guerra mediatica ma Marc era il peggior avversario da questo punto di vista da inimicarsi, se ha perso quel mondiale Rossi deve dare la colpa a se stesso“.