Con l’addio di Valentino Rossi e l’assenza per infortunio di Marc Marquez, la MotoGP sta rischiando di perdere appeal. La dimostrazione c’è stata anche in Italia, poiché non c’è stata una grande risposta di pubblico come avveniva ai tempi del Dottore.
Mike Trimby, amministratore delegato dell’International Race Teams’ Association (IRTA), in un suo intervento a “The BBC Bikes Podcast” ha voluto però fare chiarezza: “Tutti dicevano che l’addio di Valentino avrebbe ucciso questo sport. Non è vero. L’effetto della partenza di Valentino è più percepito che reale. Eravamo in calo in Italia, ma non aveva nulla a che fare con Valentino, aveva a che fare con i promotori che facevano salire i prezzi dei biglietti fino al doppio di quelli che dovevano essere”.
Trimpy ha ricordato come la MotoGP sia rimasta sempre al top nonostante gli addii dei grandi del passato: “Altri come Kenny Roberts, Barry Sheene, tutte le star famose di cui pensavamo di non poter fare a meno, sono andate via e sono emerse nuove stelle. Personaggi del calibro di Fabio Quartararo sono venuti dal nulla per essere grandi star e adesso la MotoGp è quasi lo sport più popolare in Francia. Nasceranno sempre nuovi eroi che faranno andare avanti lo sport”.