Valentino Rossi è pronto per la 26esima stagione nel motomondiale. Durante la conferenza precampionato della MotoGp, il 9 volte campione del mondo non ha nascosto l’emozione: “L’inizio di stagione è come il primo giorno di scuola: c’è sempre tanta emozione, pure per fare la fila per la foto in griglia – dice Valentino -. Senti che in poche ore ricomincia tutto ed è speciale”.
Dopo un quarto di secolo l’amore di Rossi per questo sport non è cambiato: “26 anni di carriera sono tanti, è un numero che da solo fa pensare: non so quanto sono cambiato, ma l’importante è di essere focalizzati sempre sul presente e il futuro. Io sono cresciuto, ho avuto emozioni diverse, ma la passione per il motociclismo è rimasta invariata, come l’emozione che provi quando esci dalla pit lane la prima volta”.
Rossi guiderà quest’anno con la Petronas insieme al suo pupillo e amico Franco Morbidelli: “L’atmosfera nel team è bella, i test non sono andati male. ma ora dobbiamo vedere cosa succederà in gara. Nella nuova squadra c’è un’atmosfera più rilassante nel senso che hai meno persone attorno, ma la voglia di vincere è la stessa: entrambe le squadre danno il massimo per puntare al successo. Forse c’è più relax, ma a me andava bene pure il clima del team factory”.
Franco Morbidelli è cresciuto nella sua Riders Academy e Rossi scommette sul pilota romano: “Io e Franco passiamo molto tempo insieme al Ranch e fuori, credo che lui sia uno dei migliori piloti della MotoGP e per me è una grande motivazione lottare contro di lui. Dal lato personale è bello averlo come compagno di squadra, ma da quello agonistico non è il compagno migliore, perché è molto forte veloce e nella seconda parte dello scorso mondiale è stato la sorpresa vincendo 3 GP. Poi si sa che il primo da battere è sempre il tuo compagno di box”.
Sulla percentuale di possibilità che questa non sia la sua ultima stagione, Rossi ha risposto così: “Non so la percentuale, spero non sia l’ultima, ma dipenderà dai risultati”. Infine un ricordo su Fausto Gresini: “Lo conoscevo da quando era pilota, ricordo quando a Phillip Island aiutò Capirossi a vincere il mondiale e quella bagarre con Spaan. Poi è diventato mio rivale in carriera, ci ho lottato in 250 e poi in MotoGP con Gibernau nel suo team, ed è molto triste quello che è successo a Fausto: credo che nel paddock abbiano tutti paura di quanto accaduto e del fatto che il Covid possa colpire pure persone normali e in ottima forma”.