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Mourinho apre all'Arabia: "Rinnovo? Non lo so. Roma troppo criticata e poco protetta"

Lo Special One dice tutto e si confessa, tra futuro in Arabia e possibile ritorno al Real Madrid, Francesco Totti, il rinnovo con la Roma, l'amore per i tifosi e le troppe critiche riservate ai giallorossi

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Roma, José Mourinho dice tutto: dalla Roma all’Arabia, da Ancelotti a Totti, passando per la finale di Europa League e le critiche. In un’intervista rilasciata alla Rai e trasmessa integralmente da Rai2 dopo l’anticipazione di ieri sera, lo Special One torna a parlare di futuro, chiudendo apparentemente le porte a un ritorno al Real Madrid e aprendo, invece, a un’avventura in Saudi League. Il presente, però, si chiama Roma e il portoghese questo lo ha ben chiaro.

Mourinho non si sbilancia su rinnovo

José Mourinho si confessa alla Rai in una lunga intervista, in cui torna a parlare di futuro, lasciando più di un dubbio circa la sua permanenza alla Roma:

Resto qui? Non so. L’ultima volta che ho parlato con Dan Friedkin è stato dieci minuti dopi il derby, nel mio ufficio. Settimana scora ho parlato con Ryan, ma parliamo dell’oggi e del lavoro che c’è da fare oggi, non parliamo del rinnovo. Andare in Arabia? Ti dico la verità… penso che un giorno ci andrò. Ma quando dico un giorno non intendo domani o dopodomani…

Mourinho chiude al Real Madrid

Poi, sulle voci che vorrebbero un suo ritorno al Real Madrid in caso di addio di Carlo Ancelotti, corteggiato dal Brasile, lo Special One non ha dubbi:

Quando hai un super allenatore, perché dovresti pensare a un altro mister? Conosco benissimo Florentino Perez ed è un uomo super intelligente. Da madridista, da uomo che ha qualche costola bianca e da “ancelottiano”, spero che la loro stagione sia fantastica e che Carlo sia ancora lì l’anno prossimo. Dico questo perché penso che sia l’allenatore perfetto per il Real. Brasile? Secondo me, solo un pazzo andrebbe via da Madrid se il Real lo vuole. Quel pazzo sono io, che ho deciso di andare via dopo tre anni con il presidente e José Sanchez che volevano che rimanessi. Oggi, però, sono certo che al primo segnale di Florentino, Carlo resterà lì. Lui è perfetto per il Real e il Real è perfetto per lui. Non ha senso che vada via.

Roma troppo poco protetta

Tornando alla Roma, Mourinho difende la squadra e accusa in merito alle troppe critiche ricevute:

Sì, la Roma è troppo criticata e troppo poco protetta. Ha un profilo interno che apre un po’ la porta a queste situazioni, ma è troppo criticata e lo è anche Mourinho. Faccio un esempio: il nostro tragitto verso la finale di Europa League è stato facilissimo (ride e scherza, ndr). Basta guardare che Salisburgo, Real Sociedad e Feyenoord sono in Champions League… guarda che cosa sta facendo il Bayer Leverkusen in Champions… credo che l’ultima partita che hanno perso sia quella giocata con noi… se ci fosse stato un altro allenatore, o un altro club, credo che la storia sarebbe stata completamente diversa.

Questo è un problema? Per me no, visto che è una cosa che mi ha accompagnato in tutta la carriera, non era un problema dieci anni fa, figuriamoci oggi, ma penso che sia un problema per la Roma come club, che merita molto di più. È un problema per i tifosi, che meritano molto di più, ma è una gioia per gli pseudo-tifosi e gli pseudo-intellettuali del calcio…

Roma pronta a fare la storia

Restando in tema di finale di Europa League e sulla possibilità di arrivarci anche quest’anno, Mourinho rivela:

La Roma ha giocato per la prima volta nella sua storia due finali consecutive e potete immaginare la difficoltà. Se pensiamo alle squadre che sono riuscite a farlo per tre volte di fila, si va verso squadre mitiche. Detto questo, noi ci proviamo.

Mourinho e il rapporto speciale con Roma

In merito al rapporto con Roma e con la Roma, lo Special One spiega:

Sento sempre la voglia e la responsabilità professionale, un moto d’orgoglio, ma qui c’è qualcosa che va oltre, qualcosa di più. Questa gente ti fa percepire una temperatura diversa sulla pelle. Amo questa gente ed è per questo motivo che non ho alcun problema a dire che la Roma è molto speciale per me e per la mia carriera.

Mourinho e i suoi “bambini”

Sulla squadra e la possibilità-necessità di far esordire tanti “bambini”, come li chiama lui, Mou non ha dubbi:

Il nostro spogliatoio è molto unito e il profumo è buono. La gente è buona. Poi, certo, tutti abbiamo difetti, ma siamo un bel gruppo di lavoro. I giovani? Questo mi emoziona. Mi era capitato con giocatori importanti, come Varane, ma qui alla Roma, lo è ancora di più, vista la situazione e la necessità di farlo per il club per contrastare il FFP. Però, qui entra in gioco anche il senso di appartenenza di questi ragazzi. Quando ho visto la gioia di questa gente, di D’Alessio e Cherubini, giusto per citare gli ultimi, c’è un legame che resta.

Mourinho difensivo su Totti

Infine, una battuta su Francesco Totti e la possibilità di vederlo entrare in società:

Lui è il numero uno della storia della Roma, ma se mi chiedete se in futuro potrei collaborare con lui, pur capendo la domanda e pur avendo sempre avuto squadre che segnano tanto, non possono non rispondere in modo “difensivo”. Perché su questa cosa io non entro. È una cosa tra Francesco e la società.

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