È un José Mourinho soddisfatto quello che ha analizzato la sconfitta della sua Roma all’Allianz Stadium di Torino contro la Juventus. Lo ‘Special One’ ha commentato ai microfoni di DAZN l’1-0 per i bianconeri, nel posticipo dell’ottava giornata di Serie A, firmato da una rete nel primo tempo di Moise Kean.
“Oggi io dico solo ‘Grande Roma’. È l’unica cosa che posso dire ai miei e che ho già detto nello spogliatoio. Ovviamente parliamo di una sconfitta e di zero punti. Oggi non abbiamo fatto punti, però posso dire solo ‘Grande Roma’ in tutti gli aspetti. Complimenti ai miei: all’organizzazione, al dipartimento medico per recuperare calciatori e ai calciatori stessi che hanno fatto sforzi per giocare con qualche difficoltà, lavorando in piccoli gruppi. Ovviamente una sconfitta è sempre una sconfitta, ma se guardo al progetto devo guardare alla crescita della squadra. Posso sbagliare e avere un’opinione diversa però la miglior squadra in campo, quella che meritava di vincere, ha perso”.
Mourinho ha parlato anche del recupero di tre minuti nel secondo tempo, una decisione dell’arbitro Orsato che l’ha fatto arrabbiare:
“È una cosa ovvia, che dimostra chiaramente un’intenzione. Un’altra cosa è l’episodio del rigore che non voglio commentare. Non ho tutto in mano, non ho visto e voglio cercare di isolarmi da questo episodio e concentrarmi su quello che la mia squadra ha fatto. Spero che tutte le parole che noi abbiamo sentito da parte della Juventus nello spogliatoio spero che qualcuno le dica pubblicamente perché la mia squadra lo merita. Abbiamo giocato molto bene, loro hanno avuto grandi difficoltà e loro sanno come è finita la partita. Ho vinto qui qualche anno fa senza meritare tanto e ho perso oggi quando la mia squadra ha fatto una partita che dimostra chiaramente la nostra direzione. Però, ripeto, una sconfitta è una sconfitta e abbiamo zero punti”.
L’allenatore della Roma ha spiegato l’episodio del rigore, con Abraham e Veretout a contendersi il pallone e l’errore del francese:
“Abraham è un ragazzo coraggioso, era nell’azione del rigore. Era in un momento di grande fiducia. Noi abbiamo una gerarchia con Veretout, il secondo è Pellegrini e il terzo e Abraham. Ma in quel momento lì, se Jordan decide di farlo tirare al compagno per me non è un problema”.
Lo ‘Special One’ è tornato sulla prova dei suoi ragazzi, esaltando la prestazione della Roma:
” Per me il problema grande è che è la seconda volta che prendo squadre non favorite nei big match e ho detto ai miei che quando giocano queste partite non devono andare a casa col rammarico ma con la consapevolezza che sei come loro e che sei anche meglio nel modo di giocare. Abbiamo fermato il loro contropiede, con il controllo assoluto giocando un po’ più alti. Quando giochi contro una squadra che si difende bene come loro, con i due professori che sono lì insieme (Bonucci e Chiellini, ndr), non è facile però abbiamo fatto una prova più che sufficiente per andare almeno a pareggiarla. Ho detto ai miei all’intervallo ‘Questa partita o la vinciamo o la perdiamo. Se pareggiamo, loro sono in grande difficoltà. Abbiamo giocato abbastanza bene e faccio i complimenti ai miei. Secondo me ‘Grande Roma'”.