Non basta più neanche il #Sarriout per dar sfogo alla rabbia dei tifosi della Juventus. Il 3-3 con il Sassuolo, i 9 gol presi in 3 partite, i 2 punti conquistati nelle ultime gare sono qualcosa di più di un campanello d’allarme. Sono il certificato di difficoltà per i campioni d’Italia che possono solo ringraziare il suicidio di Lazio e Inter se vinceranno ancora una volta lo scudetto. Ma anche su questo c’è chi, come Giampiero Mughini, non è più così sicuro e mette sotto accusa Sarri.
Per Mughini la Juve non è più favoritissima
In una lettera a Dagospia Mughini espone le sue paure, sostiene che il calcio post-Covid è divenuto talmente bizzarro e imprevedibile che “non so se dopo il 3-3 con il valoroso Sassuolo la Juve resti la favoritissima quanto alla conquista dello scudetto”.
Mughini paragona questa Juve a quella di Allegri e Conte
C’è un dato in particolare che allarma lo scrittore tifoso della Juve, ovvero i nove gol che la Juve ha incassato in due partite e mezza: “la Juve prima di Antonio Conte e poi di Massimiliano Allegri ci metteva16-18 partite ad incassarli. Che magnificenza quelle tante partite vinte 1-0, facevi un gol e poi innalzavi la barriera difensiva che portava la sigla della BBC, Barzagli Bonucci Chiellini. Altro che il “bel gioco” che doveva venire”..
Mughini riconosce i meriti del Sassuolo
Mughini incalza e sostiene: “Il Sassuolo ha dominato per almeno 45 minuti dopo i primi e rapidissimi due gol della Juve, il cui miglior giocatore in campo è stato il suo portierone polacco, Szczesny, miracoloso in almeno quattro occasioni e laddove il Gigi Buffon degli scudetti vinti con Conte e Allegri ci impiegava quindici partite a fare altrettanti miracoli”.
Sarà che questo è il calcio post-Covid, imprevedibile e bizzarro rispetto ai valori consolidati delle rispettive squadre.O sarà che questa Juve è per un cumulo di ragioni non all’altezza di quella degli ultimi anni. Di certo una Juve così in Champions è difficile che squilli. Molto difficile. Forse impossibile.