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Napoli agonia Mazzarri, troppi moduli e i nuovi bocciati: rischia esonero

Mazzarri torna sotto accusa dopo il ko col Milan: media da retrocessione, mercato bocciato, confusione sui moduli: i tifosi perdono la pazienza

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

14 punti in 11 partite. Continua – e peggiora – ancora di più la media punti del Napoli da quando è subentrato in panchina Mazzarri al posto di Rudi Garcia. Una stagione disastrosa per i partenopei che perdono tutti gli scontri diretti con Inter, Juventus, Milan, Lazio e Roma, vincendo in extremis solo contro squadre da zona retrocessione: Salernitana ed Hellas Verona. Le tattiche di Spalletti sono oramai sepolte, Mazzarri non è riuscito a dare la scossa e dopo il ko a San Siro di ieri la classifica recita: 9a posizione e fuori anche dalla Conference League. Ora la sua posizione è a rischio e già girano voci di esonero.

Napoli, Mazzarri ora non basta più. Tracollo tattico con il Milan

Tutto ciò che chiedeva De Laurentiis al neo allenatore del Napoli non è arrivato. Mazzarri sembra in totale confusione, cambia sempre modulo anche nella stessa partita, come ieri (3-4-2-1 iniziale passato a 4-3-3 nel secondo tempo), non riuscendo però a trarne i benefici sperati. Kvaratskhelia, per non dare punti di riferimento, si è accentrato – anziché restare solo sulla sinistra – per spaziare su tutto il fronte. Mazzocchi – da terzino sinistro – saliva in posizione di esterno d’attacco con Kvara che provava a portarsi gli uomini e a liberare la sua corsia sinistra per le incursioni a sorpresa.

Poi il calo di Zielinski, la sua sostituzione e il nuovo 4-1-4-1 in fase offensiva con Lindstrom sulla sinistra, Olivera (al posto di Mazzocchi) in sovrapposizione, Kvara alle spalle di Raspadori centravanti (subentrato al posto di Simeone) e Politano sulla destra.

Milan-Napoli, bocciati i nuovi acquisti nel Napoli di Mazzarri

Tre sistemi di gioco cambiati in 90 minuti e preoccupante calo anche dei protagonisti dello scudetto: Di Lorenzo è tra gli uomini in fase calante nel Napoli: fatica nei recuperi difensivi ed è costretto ad adattarsi di continuo a nuove posizioni, come centrale destro della difesa a tre e laterale destro basso di centrocampo. Per non parlare di Zielinski, totalmente fuori fase. Il polacco, destinato all’Inter a giugno, sembra portare a casa il compitino e non spinge più sull’acceleratore, dopo un buon inizio di campionato. Raspadori quando entra non riesce a dare una scossa.

Il tecnico del Napoli ha di fatto bocciato tutti i nuovi acquisti del Napoli come Dendoncker, mai entrato nel corso della gara e Ngonge inserito solo a quattro minuti dalla fine. Anche del neo acquisto Hamed Traoré non c’è traccia. Così come gli acquisti estivi sono riserve (Lindstrom, Natan e Cajuste). Allo stato dei fatti il Napoli è momentaneamente fuori da tutto, anche dalla Conference League.

De Laurentiis riflette sul futuro di Mazzarri

Come già ha fatto a Bari, De Laurentiis potrebbe ricorrere al terzo allenatore nella stessa stagione. L’aveva chiamato “amico di famiglia” solo pochi giorni fa ma anche in vista della Champions col Barcellona l’ipotesi di un divorzio con Mazzarri non si può escludere del tutto. E ai tifosi andrebbe bene.

Per i tifosi napoletani Mazzarri ha poco coraggio

L’imputato Mazzarri è prossimo alla condanna da parte del tifo partenopeo. Le accuse: scarsa capacità tattica, confusione di gioco e soprattutto il mancato coraggio di affrontare il Milan in modo completamente diverso: “Non è possibile che con un Milan completamente rimaneggiato, Mazzarri abbia schierato il 3-5-1-1 ad inizio partita.” E ancora: “Ha cambiato 4 sistemi di gioco in 90 minuti per poi dare colpa ai giocatori, non si può fare.” I tifosi mantengono il punto dal punto di vista tattico: “Il gol è stato preso per la lentezza del passaggio dalla difesa a tre a quattro”.

C’è poi chi sostiene che Mazzarri abbia sbagliato tutti i cambi: “Non è possibile schierare ancora Zielinski, perché non da subito Lindstrom? Per non parlare dei nuovi giocatori lasciati marcire in panchina”. E infine: “Mi spiegate perché Dendoncker e Traoré sono stati presi se vengono comunque a prescindere lasciati in panchina?”.

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