Senza far proclami, Aurelio De Laurentiis s’è dimostrato molto vicino ai napoletani, donando posti letto e materiale utile ai reparti di terapia intensiva degli ospedali Pascale e Cotugno.
Un gesto fatto in silenzio, che l’opinione pubblica ha scoperto solo per i ringraziamenti rivolti ad ADL dai responsabili delle due strutture. Il giornalista Carlo Alvino ha voluto sottolineare l’impegno di De Laurentiis e il fatto che la sua beneficenza sia arrivata senza alcun annuncio ufficiale.
L’elogio di Alvino
“Ho letto e sentito troppe cose false nei giorni scorsi circa la mancata volontà di De Laurentiis di fare beneficenza – ha dichiarato il giornalista a Radio Kiss Kiss Napoli – . Chi pubblicizza la beneficenza è una persona volgare, a meno che non sia una raccolta fondi. È il beneficiario che pubblicizza, quindi faccio i complimenti a De Luca e al Prof. Ascierto”.
Alvino ha anche ricordato che questo non è il primo gesto di solidarietà da parte del presidente del Napoli. “De Laurentiis in passato stanziò 100mila euro per ricostruire Città della Scienza dopo l’incendio che la distrusse. In questo momento bisogna essere uniti. De Laurentiis, oltre ad essere molto sensibile, è una persona che fa tantissima beneficenza lontana dai riflettori. E fa bene”.
Lite tra i tifosi
Le parole di Alvino, però, hanno ancora una volta diviso il tifo napoletano, dato che neanche le donazioni agli ospedali hanno fatto cambiare idea agli anti-ADL.
“Non lo pubblicizza perché ci stanno i ruffiani che lo fanno per lui”, commenta Lui su una delle pagine Facebook dedicate al tifo azzurro. Anche Vincenzo se la prende direttamente con Alvino: “Bel gesto di ADL bravo…. Ma tu sei il classico ruffiano”.
Umberto, però, ribatte: “Ma uno che dice quello che pensa, deve per forza essere un ruffiano? Pure io la penso così, ma mica vado a mangiare a casa di ADL”.
Giulia dà man forte: “Davvero leggo offese nei confronti di Alvino per aver elogiato ADL che fa beneficienza? Ormai le parole sono superflue. Mi limito a ribadire che meritiamo, anzi meritate, l’estinzione!”.
Pasquale, invece, sostiene un’altra tesi: “L’ho sempre detto…fosse muto ADL sarebbe il presidente ideale!”.