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Napoli, chi è Lindstrom e perché serve a Garcia anche di più di Veiga

Dribbling e velocità: ecco chi è Lindstrom, danese con i piedi da brasiliano. Grazie alle sue qualità, il Napoli potrà anche cambiare modulo

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La filosofia del Napoli è ormai nota da tempo: per uno che esce, uno che entra. E, considerando che indipendentemente dalla sua partenza Lozano non fa più parte del progetto azzurro causa contratto in scadenza a giugno, ecco il colpo sul filo del rasoio: il nazionale danese Jesper Lindstrom, in arrivo dall’Eintracht Francoforte. Una pedina che può rivelarsi preziosa nello scacchiere tattico di Rudi Garcia, ben più del talento (indiscutibile) Gabri Veiga, che ha scelto l’Arabia Saudita.

Chi è Jesper Lindstrom: il danese che sembra un brasiliano

Ventitré anni, professione trequartista. È nato a Taastrup, in Danimarca, ma sembra un brasiliano per la qualità delle sue giocate. Dribbling e velocità al servizio del ‘Maradona’, che per i giocatori di classe ha un vero e proprio debole.

In carriera ha già vinto un campionato in patria con la casacca del Brøndby nel 2020/21, ma la vera impresa è quella compiuta la stagione successiva con l’Eintracht Francoforte, quando è risultato tra i protagonisti del trionfo in Europa League. In totale col club tedesco ha collezionato 80 presenze, realizzando 14 gol e altrettanti assist.

Colpo Napoli: perché Lindstrom è più utile di Gabri Veiga

La strategia del club è quella citata in precedenza: per uno che esce, uno che entra. La verità è che Gabri Veiga avrebbe dovuto sostituire Zielinski, quando il trasferimento del polacco in Arabia Saudita sembra cosa fatta. Ecco, rimasto Zielinski, lo spagnolo – fortissimo – avrebbe faticato a trovare spazio nel collaudato centrocampo a tre del Napoli.

Il danese, invece, può rivelarsi un’arma preziosa per Garcia. E non solo sulle corsie esterne (già, gioca sia a sinistra che a destra), ma anche al centro. Soprattutto al centro, visto che nasce proprio da classico ‘numero 10‘. Sarebbe, dunque, perfetto nel 4-2-3-1, come fantasista: del resto, col Sassuolo il tecnico francese ha fatto le prove generali quando ha impostato una mediana fisica con Anguissa e Cajuste.

Il retroscena: Lindstrom è ‘l’ultimo regalo’ di Giuntoli

Già da tempo nel mirino dello scouting azzurro, il Corriere del Mezzogiorno rivela che l’ex diesse Cristiano Giuntoli, oggi alla Juventus, era sul punto di virare con decisione sul danese, poiché l’affare col Sassuolo per Raspadori proprio non si sbloccava.

La fiamma del desiderio, poi, si è riaccesa in occasione della gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League tra Eintracht Francoforte e Napoli: Lindstrom fu uno dei pochi a creare grattacapi all’undici di Luciano Spalletti.

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