Non si è ancora spenta l’eco per la polemica legata alla lite con Sky che nuove accuse arrivano su Aurelio De Laurentiis. Sotto i riflettori il documentario di Dalma Maradona, figlia dell’ex fuoriclasse azzurro, “Dalma Maradona la figlia di Dio”, il racconto in tre episodi che la primogenita di Diego fa di suo padre e del loro rapporto e che rivela uno sgarbo subìto dal patron azzurro.
- Domani su Discovery+ il documentario su Maradona
- Adl ha vietato l'ingresso allo stadio alla figlia di Diego
- I tifosi napoletani indignati per lo sgarbo a Dalma
Domani su Discovery+ il documentario su Maradona
Lo speciale andrà in onda da domani su Discovery+ perché in un’altra domenica 24 marzo, quella del 1991, Maradona giocò la sua ultima partita in Italia. Aveva la maglia rossa e il Napoli perse sul campo della Sampdoria di Mancini e Vialli che si sarebbe laureata campione d’Italia sfilando lo scudetto proprio agli azzurri. Il giorno dopo il direttore sportivo del club, Perinetti, si presentò a casa di Diego per dirgli che erano state trovate tracce di cocaina nelle sue urine e che sarebbe scattata la squalifica almeno per un anno e mezzo. Una settimana dopo Maradona e la famiglia scapparono in Argentina.
Adl ha vietato l’ingresso allo stadio alla figlia di Diego
Ad anticipare la polemica è Marco Ciriello. Il giornalista de Il Mattino scrive su Facebook: “Ne “La Hija De Dios” Dalma Maradona mostra come Aurelio De Laurentiis le ha vietato di entrare nello stadio che porta il nome di suo padre. Uno dei posti dove più ha reso felici le persone e forse è stato felice a sua volta. Con Dalma c’era Bruno Giordano (dico Bruno Giordano) ed entrambi vengono respinti come ad una frontiera, solo che il paese che li respinge è quello che ha creato il padre di Dalma e l’amico di Bruno. Pensare al Napoli senza Maradona non è solo impossibile ma anche stupido.
Respingere Dalma e Bruno che volevano solo girare nel campo e rivivere quello che tutti noi abbiamo tatuato: è stata una cattiveria assoluta. Aurelio De Laurentiis ne esce come un burocrate cafone. La sua ottusità è pari alla sua ricchezza. Sarebbe bello che una delle prossime domeniche, dopo che la serie sarà andata in onda anche in Italia, nessun napoletano andasse allo stadio, in modo da lasciarlo con la sua «roba», la sua squadretta, i suoi figli e i suoi deliri”.
I tifosi napoletani indignati per lo sgarbo a Dalma
Fioccano le reazioni: “Non posso crederci…ma davvero è arrivato a sti livelli… deprimente”, oppure: “Io ci vivo su quella frontiera. Se vogliamo dimostragli da quale lato del confine stiamo noi e da quale lui, siete i benvenuti” e poi: “La ragione è soltanto una: soldi. È l’unico principio in cui crede e rispetta. Probabilmente anche per 1000 euro ma il puntiglio è questo”
C’è chi scrive: “Ma lo stadio non è del comune?” e infine: “Che vergogna, non è accettabile, De Laurentiis basta“.