Altro che calma, la vittoria del Napoli contro l’Udinese sembra aver solo parzialmente messo la formazione azzurra al riparo da ulteriori danni. La squadra di Rudi Garcia è tornata alla vittoria contro i bianconeri friulani, con i gol anche di Osimhen e Kvaratskhelia, ma prima di scrivere la parola fine sui tumulti partenopei ne passerà di tempo.
- De Laurentiis rifiuta il tapiro di Striscia
- Napoli, la decisione sui responsabili del Tik Tok
- Osimhen: il futuro resta incerto
De Laurentiis rifiuta il tapiro di Striscia
L’ultimo episodio è avvenuto proprio nella giornata di oggi. Come sempre gli inviati di Striscia La Notizia non si sono lasciati sfuggire l’occasione di provare a stuzzicare il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che però non sembra aver preso con grande entusiasmo l’arrivo delle telecamere di Canale 5.
Sebbene sia un affermato uomo di cinema e spettacolo, il numero uno partenopeo si è dimostrato molto infastidito quando alla stazione Termini di Roma, l’inviato del tg satirico Valerio Staffelli ha provato ad avvicinarlo per consegnargli il “poco ambito” premio ed ha proseguito per la sua strada.
“Consegna mancata, che è degenerata in spintoni all’inviato del tg satirico e alla sua troupe.
Le accuse di falso in bilancio, i risultati altalenanti dopo la trionfale corsa Scudetto dell’anno scorso e il “caso Osimhen”: l’inviato di Striscia ha cercato con ironia di chiederne conto a De Laurentiis”, si legge nel comunicato. “Il presidente, però, ha preferito non rispondere e non ritirare il Tapiro dalle mani di Staffelli, che è stato molto strattonato – insieme alla sua troupe – dalla scorta e dal personale di sicurezza delle Ferrovie dello Stato“.
Valerio Staffelli prova a consegnare il Tapiro a De Laurentiis
Napoli, la decisione sui responsabili del Tik Tok
La proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso sembra essere stato un video pubblicato dai social media manager del Napoli su Tik Tok, in cui prendono in giro il giocatore azzurro dopo il rigore sbagliato a Bologna, e uno ancora più vecchio che l’entourage del calciatore ha definito come razzista.
Il Napoli per il momento non ha preso nessuna iniziativa nei riguardi dei responsabili della gestione delle pagine social del club e in particolare nei confronti di quelli di Tik Tok. Le voci di dentro parlano solo di una “tirata d’orecchie” ma di nessuna testa tagliata, almeno per il momento.
Osimhen: il futuro resta incerto
La sensazione negli ambienti partenopei è quella di un Victor Osimhen nervoso e poco “legato” al nuovo progetto azzurro. La voglia di provare una nuova esperienza, le difficoltà nel rinnovare un contratto a cifre decisamente più alte per un calciatore che viene considerato tra i primi attaccanti d’Europa e i risultati non proprio esaltanti di questo inizio di stagione hanno creato i presupposti per la tempesta perfetta andata in scena in due atti: prima nel momento del cambio a Bologna e poi dopo la “questione social”.
Ora tocca al Napoli capire come arginare questa valanga negativa e tra le possibili soluzioni, c’è da considerare anche l’ipotesi di una cessione nella prossima finestra di gennaio: dall’Inghilterra le offerte non mancano e questa volta De Laurentiis, tapiro o meno, potrebbe non avere il coltello dalla parte del manico nel momento in cui si troverà a fissare il prezzo.