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Napoli-Eintracht Francoforte: in corso il trasferimento dei tifosi tedeschi, auto polizia in fiamme e pistola abbandonata

Napoli messa a ferro e fuoco dai tifosi che si sono scontrati con le forze dell'ordine. Bilancio provvisorio della guerriglia urbana: 10 agenti feriti, auto incendiata e ritrovata una pistola

Ultimo aggiornamento:

Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Dopo la vittoria del Napoli sui tedeschi dell’Eintracht, si sono consumati altri episodi di violenza ultras che hanno costretto le forze dell’ordine – già impegnate nel corso della folle giornata di mercoledì in una guerriglia senza interruzione – a intervenire sistematicamente.

Quel che è accadendo a Napoli era prevedibile, oltre che fissato nei provvedimenti che sia il Tar sia la prefettura avevano adottato nel corso degli ultimi giorni per arginare eventuali scontri e tafferugli. Ma la violenza dei presunti tifosi sia napoletani sia tedeschi non è stata del tutto evitata.

Napoli: il trasferimento dei tifosi tedeschi

Dalla scorsa notte a Napoli è iniziato il trasferimento dei tifosi tedeschi che avevano alloggiato nell’Hotel Continental sul lungomare della città.

I supporter dell’Eintracht vengono fatti salire a bordo dei bus che li trasporteranno verso Salerno, Roma e l’aeroporto di Capodichino per poi raggiungere le loro rispettive destinazioni.

L’identificazione, da parte delle forse dell’ordine, di tutti i tifosi dell’Eintracht Francoforte procede: sono 470 gli ultrà tedeschi che dagli alberghi sono stati condotti negli uffici di Polizia per le procedure di identificazione. 120 sono stati accompagnati, nelle prime ore della notte, in questura a Frosinone, mentre altri 350 ultrà sono ancora in questura a Salerno per essere identificati.

De Laurentiis in prefettura

Mentre è in corso il vertice per fare il punto in prefettura, convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza straordinario, iniziano a emergere i dati relativi ai danni.

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha esternato la sua posizione su quanto accaduto:

“Sono stato a Francoforte e dopo aver visto la loro curva, che mi ricordava il tifo ancestrale che vivevo in serie C quando ho iniziato il mio percorso, immaginavo quello che sarebbe successo. Sembrava un tifo diverso, che non inneggiava ai valori dello sport. Voi conoscete la sigla A.C.A.B.? Quando c’è di mezzo l’autorità costituita, i reietti non aspettano altro che unirsi, per fronteggiare le forze dell’ordine. Tutto quello che può essere racchiuso nel confronto tra tifoserie, è in realtà un pretesto per mettere a dura prova l’ordine costituito. Io ieri ho visto uno spettacolo straordinario allo stadio. Lo sport è sport e il tifo deve essere sano, perché allo stadio ci vanno famiglie, bambini, adolescenti ai quali non bisogna far assumere droghe o far vedere armi. Il leit motiv di qualche persona è: Il Napoli siamo noi. Ieri erano fuori, come cani sciolti, con la scusa di fronteggiarsi con i tedeschi, ma in realtà erano pronti ad affrontare le forze dell’ordine. Sono anni che chiedo che venga applicata la legge inglese negli stadi”.

Il caos notturno: tentativo di assalto

Le forze dell’ordine, con uno schieramento massiccio di uomini e mezzi, hanno bloccato nella notte le strade di accesso agli ingressi dell’albergo dove si trovano i tifosi tedeschi. In via Chiatamone, in particolare, in precedenza c’era stato un tentativo di assalto respinto del quale dà conto l’agenzia ANSA. La zona è stata sorvolata da un elicottero.

Nel corso della notte, inoltre, sette tifosi napoletani sono stati arrestati per gli scontri con gli agenti che si sono verificati ieri, prima e dopo la gara di Champions League tra il Napoli e l’Eintracht.

Si tratta, secondo quanto si apprende, di una prima tranche e il numero potrebbe crescere nelle prossime ore. Quattro arresti, di cui uno in flagranza, sono stati notificati per i tafferugli verificatisi ieri sera sul lungomare della città, nei pressi dell’hotel dove alloggiavano gli ultras tedeschi. Altri tre, in differita, sono stati notificati invece per gli scontri avvenuti nel pomeriggio in piazza del Gesù.

Napoli, auto polizia in fiamme

Nella folle giornata vissuta dai cittadini napoletani e dalla polizia, schierata in modo da contenere gli scontri temuti e verificatisi, si registrano anche 10 agenti feriti. E una sequenza di aspetti che dimostrato l’alta tensione registrata in quelle ore a Napoli, nella giornata di mercoledì 15 marzo.

Alle 17:07 di mercoledì pomeriggio, in pieno centro cittadino, un’auto della polizia è in fiamme, come riporta Il Mattino. Ma non solo.

Spunta anche una pistola

Al termine della guerriglia, pomeriggio inoltrato, e quando è stato possibile fare la conta dei danni e un bilancio che – per quanto drammatico – ha anche lasciato la sensazione di avere evitato la tragedia, si è andati incontro a una novità ancora più sconvolgente: nei luoghi degli scontri è stata ritrovata dagli agenti di polizia anche una pistola abbandonata.

Il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli aveva pubblicato l’allarme sul suo profilo Facebook: “Zone Fuorigrotta, Centro Storico, Porto, Municipio, via Toledo, Plebiscito, Chiaia. Non vi avvicinate”, si legge.

Anche l’Asl di Napoli1 era intanto corsa ai ripari secondo due linee guida principali: rafforzare i mezzi e il personale del 118 e aumentare l’organizzazione dei pronto soccorso.

Fumogeni contro il pullman tedesco

Alcuni fumogeni, all’arrivo dei tedeschi, erano stati lanciati contro i tifosi tedeschi scortati dalla polizia in bus, in una zona della città periferica. Su via Marina, durante il tragitto, nella serata che ha preceduto il match di Champions, c’era stato un blitz di ultrà locali: un agguato con lancio di fumogeni, pietre e bottiglie a un mezzo in transito: molta paura, indubbia crescita del clima di ansia ma per fortuna nessun ferito.

Napoli, primi problemi per la presenza dei tedeschi in città

In nottata dieci persone vestite di nero avevano lanciato bottiglie di vetro contro un bar in Piazza Bellini. Da una prima ricostruzione sarebbe emerso che nel gruppo vi fossero diversi ultras della squadra di calcio dell’Eintracht Francoforte.

Fonte: ANSA

Lungomare di Napoli

In piazza i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli che stanno indagando sull’accaduto e che hanno dovuto fronteggiare un numero di tifosi tedeschi immane, integrati dall’arrivo degli ultras dell’Atalanta in occasione della partita del Maradona.

Le immagini che sono arrivate in tempo reale, riportate da Il Mattino e dalle agenzie, mostrano un corteo non autorizzato da via Toledo a Piazza del Gesù, costituito da circa 250 tifosi dell’Eintracht Francoforte concentrati nella piazza partenopea per una manifestazione finita con schermaglie contro gli agenti. Napoli è blindata, con disagi inevitabili per i cittadini in nome della sicurezza.

Tifosi tedeschi a Napoli Fonte: ANSA

I tifosi presenti a Napoli

Il punto è che nessun tifoso potrà assistere alla gara dallo stadio per il divieto di vendita dei biglietti e quindi c’è il rischio che i supporter possano andare in giro per la città da “turisti”. Un rischio davvero alto.

Napoli-Eintracht Francoforte: in corso il trasferimento dei tifosi tedeschi, auto polizia in fiamme e pistola abbandonata Fonte: ANSA

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