Se Walter Mazzarri è il presente del Napoli, dopo esserne stato il passato, Francesco Farioli potrebbe rappresentarne il futuro. Il giovane tecnico del Nizza sorpresa in Ligue 1 piace ad Aurelio De Laurentiis per le affinità con Luciano Spalletti. Potrebbe essere lui l’allenatore degli azzurri la prossima stagione.
- Napoli, ipotesi Farioli tecnico dopo l’interim di Mazzarri
- Napoli, l’infatuazione di De Laurentiis per Farioli
- Napoli, Farioli e la frase alla Spalletti
- Napoli, Spalletti punto di riferimento per Farioli
Napoli, ipotesi Farioli tecnico dopo l’interim di Mazzarri
La seconda avventura di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli è appena iniziata, ma già si sa quando finirà: il tecnico toscano è stato ingaggiato per sostituire l’esonerato Rudi Garcia, ma il suo è un incarico ad interim, da traghettatore. A fine stagione Aurelio De Laurentiis ha intenzione di affidare il Napoli ad un nuovo allenatore: in cima alla lista delle preferenze del presidente degli azzurri ci sarebbe Francesco Farioli, 34enne tecnico del Nizza, rivelazione dellaLigue 1.
Napoli, l’infatuazione di De Laurentiis per Farioli
Farioli ha parlato oggi alla Gazzetta dello Sport e anche dalle sue dichiarazioni, oltre che dai risultati ottenuti nel campionato francese, si capisce perché piaccia tanto a De Laurentiis. Farioli crede e pratica un calcio propositivo ma non dogmatico, dà uno spartito chiaro ai suoi giocatori, ma gli chiede anche di saper leggere ciò che accade in campo e di reagire da soli. “Con il mio staff spacchiamo il capello in quattro, ci facciamo venire il mal di testa in cerca di risposte. Questioniamo i dogmi di cui il calcio è pieno e tanti sono superati – dice Farioli alla Gazzetta -. Siamo quasi al limite opposto oggi, vale tutto finché ha una sua applicabilità e funzionalità. Questa è la grande evoluzione degli ultimi 3-4 anni di calcio. Dal dogmatismo assoluto quasi all’anarchia”.
Napoli, Farioli e la frase alla Spalletti
Un principio, quello enunciato da Farioli, che pare ricorda fortemente quelli di un allenatore che recentemente ha fatto la storia a Napoli: Luciano Spalletti. Il toscano descriveva la partita come un contenitore da “riempire con tante cose diverse”. Farioli sembra evocare la stessa idea. “Fino a 4-5 anni fa avere un’identità era garanzia di performance, ora bisogna saper fare più di una cosa – dice il tecnico del Nizza – Una squadra deve avere un guardaroba con diversi abiti: lo smoking, l’abito elegante, il jeans per tutte le occasioni, la tuta da lavoro”. E ai giocatori vanno date delle indicazioni, ma alla fine sono loro a giocare la partita. “Il nostro calcio paradossalmente è proattivo ma allo stesso tempo reattivo – aggiunge Farioli -, hai una serie di possibilità, l’avversario te ne toglie 9 su 10 e devi saper riconoscere quella rimasta. È un calcio ragionato, ma l’obiettivo finale è essere coscientemente incoscienti, ridurre il tempo di pensiero rispetto all’esecuzione”.
Napoli, Spalletti punto di riferimento per Farioli
Parole che sembrano prese dall’ipotetico manuale dell’allenatore di Spalletti. Non a caso il tecnico toscano viene citato esplicitamente da Farioli come un modello insieme a Roberto De Zerbi, di cui è stato assistente al Sassuolo. “Roberto è un riferimento – dice Farioli -. Ammiro Spalletti, un innovatore che ha avuto il genio di cambiar pelle tante volte. Ci sentiamo. La scelta giusta per l’Italia, non ho dubbi”. Da queste parole, dunque, è facile intuire perché De Laurentiis pare intenzionato a portare Farioli al Napoli.