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Napoli in Vaticano dal Papa, la gaffe e la battuta di Leone XIV: "Forse perché dicono che sono romanista"

L'udienza privata col Pontefice chiude le celebrazioni del Napoli per lo scudetto. L'emozione ha giocato un brutto scherzo agli azzurri: la reazione di 'Padre Bob'

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Le ‘quattro giornate di Napoli‘ per le celebrazioni del quarto scudetto si sono chiuse con l’udienza privata in Vaticano con Leone XIV. Il Papa ha accolto con una battuta calciatori e dirigenti azzurri per rompere il ghiaccio dopo una gaffe dei neocampioni d’Italia dettata dall’emozione di un incontro speciale.

Scudetto Napoli, gli azzurri in Vaticano

Ieri è stato il giorno del bus scoperto, dell’abbraccio con i 200mila che hanno tinto d’azzurro il Lungomare per festeggiare con la squadra l’impresa compiuta in campionato. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e che, secondo alcuni, potrebbero spingere Conte a cambiare idea sul suo addio (sarà vero?).

Poi la cena di fine anno alla Riserva Rooftop, prima dell’appuntamento di stamattina in Vaticano. Arrivato a Roma in treno, il Napoli è stato ricevuto in udienza privata da Papa Prevost, eletto dal Conclave a inizio maggio dopo la morte di Bergoglio, che era appassionato di calcio e gran tifoso del San Lorenzo.

La gaffe dei campioni d’Italia e la battuta di Papa Leone XIV

Non capita certo tutti i giorni di ritrovarsi faccia a faccia con il Papa. E, si sa, l’emozione – a volte – sa giocare brutti scherzi. È proprio quello che è successo ai campioni d’Italia quando ‘padre Bob‘ ha fatto il suo ingresso nella Sala Clementina. Già, alla vista di Leone XIV, la spedizione azzurra in Vaticano ha ritardato l’applauso di rito ed è servita proprio una battuta del primo Pontefice americano della storia per rompere il ghiaccio e uscire dall’impasse.

Prevost ha scherzato sulla sua ‘fede’ calcistica per la Roma collegandola al mancato applauso: “Forse perché la stampa dice che io sono romanista… Ma benvenuti: non tutto quello che dice la stampa è vero” ha detto suscitando la reazione divertita dei presenti.

Le parole del Pontefice, il regalo di ADL. E De Bruyne

Leone XIV si è congratulato “per la vittoria del campionato e per la grande festa della città di Napoli”, sottolineando come la vittoria sia frutto di un risultato di “squadra”, che coinvolge tutti, dai calciatori alla società. “Ed è questo l’aspetto più importante del vostro successo, anche dal punto di vista sociale”. Il Santo Padre ha anche rivolto un “appello a genitori e dirigenti sportivi” affinché siano attenti “alla crescita umana dei giovani”.

Poi De Laurentiis ha donato al Papa la maglia numero 10 del Napoli autografata da tutti i calciatori che hanno conquistato lo scudetto. Intanto sono ore decisive per l’ingaggio di Kevin De Bruyne. Gli avvocati del fortissimo centrocampista belga sono attesi a Napoli già in giornata per definire gli ultimi dettagli del suo trasferimento nel capoluogo campano. Come rivelato dall’esperto di mercato di Relevo, Matteo Moretto, l’operazione potrebbe essere definita nelle prossime 48 ore.

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