L’addio di Luciano Spalletti al Napoli continua a far discutere i tifosi azzurri, non del tutto convinti dalle parole dell’allenatore che ha dichiarato di volere prendersi un anno sabbatico, lontano dal calcio. Intanto Napoli si prepara alla grande festa di domenica: dopo la partita con la Sampdoria ci sarà la premiazione dei campioni d’Italia, all’ultima standing ovation davanti al pubblico del Maradona.
- Napoli, Spalletti via per un anno sabbatico
- Napoli, i tifosi non credono a Spalletti
- Napoli prepara l’ultima festa al Maradona
Napoli, Spalletti via per un anno sabbatico
Luciano Spalletti non ha convinto i tifosi del Napoli, almeno non tutti. Ieri a Coverciano il tecnico ha spiegato le ragioni della sua scelta di lasciare il club azzurro: vuole un anno sabbatico, da trascorrere lontano dal calcio e più vicino alla famiglia. “Ho bisogno di riposarmi, mi sento stanco. Voglio stare con mia figlia Matilde”, ha dichiarato Spalletti, confermando di fatto quanto affermato la sera di domenica dal presidente Aurelio De Laurentiis, ospite della trasmissione tv “Che Tempo Che Fa”.
Napoli, i tifosi non credono a Spalletti
“Secondo me Spalletti voleva un contratto più alto, tipo Ancelotti. Ma ADL non ha mai accontentato neppure i figli nel giorno della befana…”, scrive su Twitter KitCarson, appartenente alla schiera di tifosi del Napoli che non credono alla storia dell’anno sabbatico. “Un anno sabbatico, ma chi ci crede dai…”, aggiunge Michele. “Ma che riposo, questo è un fulmine a ciel sereno e niente più”, commenta amaro Giulyz. “Purtroppo la storia insegna un altra cosa, che ADL è croce e delizia, carezza e pugno tutto con le stesse mani. Cosi è”, il parere di Rick.
Napoli prepara l’ultima festa al Maradona
Quella di domenica al Maradona contro la Sampdoria sarà dunque l’ultima partita di Luciano Spalletti da allenatore del Napoli. I tifosi ieri hanno preso d’assalto la vendita dei biglietti online, con il portale che è rimasto bloccato per qualche ora: oltre a festeggiare ancora lo scudetto c’è voglia di tributare una standing ovation alla squadra e al suo allenatore.