La brutta notizia di fine ritiro per il Napoli è stata l’infortunio di Diego Demme. Il soldatino tedesco di origini calabresi è stato costretto a lasciare il campo dopo 18′ nel match amichevole con la Pro Vercelli. Una smorfia di dolore, lo sguardo che ha tradito subito una certa preoccupazione. Timori che si sono trasformati in vera e propria angoscia al momento dell’uscita dal rettangolo verde, con Demme che non riusciva neppure ad appoggiare la gamba a terra e i sanitari azzurri costretti ad aiutarlo facendolo appoggiare sulle loro spalle.
Demme, i tempi di recupero
Un’autentica disdetta, se si pensa che Spalletti aveva investito Demme di un ruolo di grande importanza, paragonandolo al Pizarro della prima esperienza in giallorosso. Un regista puro, capace però di abbinare un eccezionale dinamismo. In attesa degli esami più approfonditi, il Napoli ha ufficializzato la diagnosi già nella serata di ieri: trauma distorsivo di secondo-terzo grado al ginocchio destro. Lunghi i tempi di recupero: nella migliore delle ipotesi, un paio di mesi di stop.
La strategia del Napoli e il preferito dai tifosi
Il club azzurro, insomma, dovrà rivedere i propri piani. Adesso un innesto a centrocampo è diventato obbligatorio e non più facoltativo, visto che in rosa sono rimasti Lobotka e Fabian, ancora assente dopo gli Europei e ufficialmente sul mercato, oltre a qualche giovane. “Giuntoli e De Laurentiis che aspettate? Correte a prendere Koopmeiners“, scrivono in tanti. “L’ho visto giocare l’anno scorso nell’Az Alkmaar, sarebbe perfetto”, insiste un altro supporter. “Servono grinta, dinamismo e piedi buoni: Koopmeiners non costerebbe neanche tanto”, un altro giudizio favorevole all’olandese. “L’importante è che non arrivi qualche altro morto in prestito, stile Bakayoko“, è l’auspiscio di un giovane supporter. “Koopmeiners andrebbe benissimo, a me però piacerebbe molto anche Zakaria del Borussia Moenchengladbach“, ammette un altro supporter con riferimento all’altro nome caldo accostato al Napoli sul mercato.