Inseguendo la decima sinfonia, Spalletti cambia i musicisti della sua band con nonchalance ben sapendo che lo spartito è quello e che la melodia difficilmente cambierà. La sbornia europea, dopo il 4-2 all’Ajax che ha portato in dote la certezza del passaggio agli ottavi di Champions, non ha tolto sete nè fame al Napoli che aspetta il Bologna per continuare l’opera. Domani al Maradona, che si preannuncia ancora una volta pieno a testimonianza della ritrovata armonia tra tifosi e squadra, l’obiettivo è blindare il primato solitario, consapevoli che da qui alla sosta per il Mondiale arriveranno scontri più duri, dalla Roma fino all’Atalanta e all’Udinese.
- Spalletti fa partire il turnover anche in attacco
- Napoli, per Spalletti la squadra può ancora migliorare
- Napoli, Spalletti ricorda i casi Icardi e Totti
- Napoli, Spalletti emozionato per la visita di Krol
Spalletti fa partire il turnover anche in attacco
Spalletti li ha sentiti tutti i complimenti ai suoi e ora ha grande abbondanza davanti, col rientro di Osimhen a segno già con l’Ajax da subentrato, e spiega come gestirà il suo parco attaccanti. Cioè col turnover: “E’ importante avere cambi e nuove risorse, se non avessimo avuto Raspadori e Simeone sarebbe stata dura portare avanti le partite senza Osimhen, ora si andrà avanti alla stessa maniera ma tenendo conto anche della forza dei giocatori. In questo momento qui, per esempio, Zanoli non può fare Di Lorenzo”.
Di sicuro mancheranno Rrahmani e Anguissa: “Come centrali abbiamo 4 giocatori forti, l’ultima volta ho scelto diversamente rispetto a Cremona perché mi servivano due fisici e ho messo Ostigard che è tra i più forti su palla lanciata, con l’Ajax che gioca a campo aperto ho messo Juan Jesus che è tra i più veloci in campionato e doveve fermare Kudus, dipende dalle caratteristiche. A centrocampo ho bisogno di un po’ di forza e Ndombelè ha queste caratteristiche qui anche se Demme sta benissimo. Meno male che ha recuperato, con le cose che succedono siamo contenti di averlo con noi”.
Napoli, per Spalletti la squadra può ancora migliorare
Intanto questo Napoli da Paradiso sembra che abbia già raggiunto il top ma non per Spalletti: “Si può giocare anche meglio di così, certe cose si sono sbagliate anche con l’Ajax, se pensiamo di aver fatto il massimo veniamo travolti dall’euforia, invece la classifica corta ci porta sempre con i piedi per terra. Dove possiamo arrivare non si sa, chi conosce il proprio obiettivo si sente più forte e sereno, il nostro obiettivo è vincere le partite”.
Napoli, Spalletti ricorda i casi Icardi e Totti
Nonostante tanti traguardi raggiunti Spalletti sembra sempre scontento di qualcosa: “Forse non ho l’attitudine alla felicità esternata. Non dovete confondere il mio carattere col mio atteggiamento. Spesso si va dietro a tante cose ma uno dipende da me, uno dipende dagli altri. Il mio carattere è altro, si continua a dire che faccio casino tanto per dire un brodino riscaldato dopo situazioni che ho messo a posto e che non ho determinato. Quelle due situazioni (Totti e Icardi ndr) non le ho determinate, le ho risolte. Il mio carattere è normalissimo, io mi trovo a mio agio perfettamente. Se uno lo trova scomodo, l’atteggiamento è una cosa diversa e dipende da ciò che mi viene fatto e detto: è una risposta in base a quello che ricevo”
Napoli, Spalletti emozionato per la visita di Krol
Oggi a Castelvolturno è venuto in visita Rudi Krol: “Per quelli della mia età lui è emozione pura, ce lo ricordiamo entrare con presenza e personalità fino alla trequarti avversaria, quello che proviamo a fare noi oggi lui già lo faceva all’epoca. E’ bastato vederlo per avere delle emozioni”.