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Napoli, Tullio De Piscopo in esclusiva: "Osimhen, Garcia ecco la soluzione per uscire dal tunnel"

Il batterista napoletano solo quattro mesi fa era protagonista della festa scudetto azzurra al Maradona, oggi non riconosce più quella squadra

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Solo quattro mesi fa faceva ballare tutto il “Maradona” con la sua batteria, emozionando il pubblico con uno straordinario assolo assieme al vecchio compagno di battaglie James Senese. Il 4 giugno scorso Tullio De Piscopo fu uno dei protagonisti della festa scudetto del Napoli a Fuorigrotta, uno show pirotecnico per celebrare l’impresa di Spalletti, ma ora il musicista napoletano è attonito per quanto sta accadendo alla sua squadra del cuore.

De Piscopo, che idea si è fatta di quanto sta succedendo al Napoli?

“I problemi sono iniziati già da un po’, vidi la partita di Bologna allo stadio e capii che c’era davvero qualcosa che non funzionava più. Non c’è sintonia con Garcia, è evidente. La squadra non esegue l’armonia e l’arrangiamento dell’orchestra”.

Colpa del direttore d’orchestra?

“Anche. Ma non solo. Perché poi ho visto il Napoli giocar bene con Udinese, Lecce e soprattutto Real Madrid. Lì il direttore d’orchestra non era più scarso? Ecco perché non mi capacito della partita con la Fiorentina.

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I viola sembravano due volte più forti del Real Madrid e non è vero, non è così. Siamo stati noi a farli sembrare marziani”.

Dopo aver inseguito invano Conte il presidente De Laurentiis ha deciso di confermare Garcia che però ora sembra un separato in casa

“La situazione è preoccupante ed avvilente, sono tutti sotto esame, anche i giocatori ma nel frattempo la cosa veramente grave è che stiamo perdendo punti in un campionato dove rivali irresistibili non ne vedo. A inizio stagione scaramanticamente non dicevo che avremmo rivinto lo scudetto ma insomma, un po’ ci credevamo”.

Fonte: Getty Images

Tullio De Piscopo con James Senese alla Festa del 3° Scudetto del Napoli

Si poteva fare di più per trattenere Spalletti?

“Non credo, evidentemente si era rotto qualcosa di insanabile. Mi fa piacere vederlo in Nazionale perché lo reputo un grandissimo allenatore, l’ho sempre difeso anche quando all’inizio molti lo criticavano. Colpa anche del docu-film su Totti, dove Spalletti veniva fatto passare per un orco quando invece è un tecnico preparatissimo che ha fatto bene ovunque”.

Garcia l’avrebbe preso?

“Guardate, a me Garcia piace come persona, è pulito, corretto. Però nel secondo anno a Roma fu cacciato e presero Spalletti. Ecco, io non lo avrei preso”.

Fonte: ANSA

De Piscopo festeggia il 1° Scudetto con Marisa Laurito, Renzo Arbore, Nino D’Angelo e Mario Merola

Come si esce da questa situazione?

“Servono correttezza, orgoglio e lavoro. Quando fanno il cerchio a metà campo prima dell’inizio delle partite si devono urlare tra di loro: giochiamo come sappiamo. Perché quello che abbiamo visto finora non è il Napoli che conosciamo. Serve positività mentre in giro vedo troppa negatività”.

Come giudica Osimhen, Kvara e Politano che reagiscono sempre malissimo alle sostituzioni?

“Per me danno un cattivo esempio ai giovani, non sono cose belle da vedere. Poi sempre tutti imbronciati. Ecco, la soluzione è questa: sorridete di più. C’è una mia canzone “Allora allora” che dice così: “E allora e allora! Un sorriso vale tanto è nascosto dentro al cuore credi a me. Mi fa vincere suonando…”. E fatelo un sorriso, ragazzi”.

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