La voglia di tornare allo stadio, il tifo per il Napoli e la corsa scudetto. Roberto Saviano, lo scrittore napoletano autore di “Gomorra”, per una volta si allontana da temi seri e parla di calcio. Lo fa nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui lascia andare la sua indole da tifoso.
- Saviano, il racconto di Argentina-Italia ai Mondiali del ’90
- Saviano rivela la sua voglia di tornare al Maradona
- Scudetto Napoli, Saviano tira in ballo il “vento del nord”
- Saviano e il vento del Nord: la polemica esplode sui social
Saviano, il racconto di Argentina-Italia ai Mondiali del ’90
Il Saviano tifoso racconta la sua storia calcistica a cominciare dalla gara tra Argentina e Italia, semifinale dei Mondiali del 1990: “Ero al San Paolo con mio padre. A un certo punto, dopo il vantaggio di Schillaci, la parte non napoletano dello stadio comincia a fischiare e a insultare Diego ogni volte che tocca palla. Allora tutta la curva fa sparire le bandiere tricolori, compresa la mia e comincia a urlare “Diego, Diego”. Non capivo. Ero un bambino di 11 ani. Tutti si identificavano con Maradona, nessuno con l’Italia. Lasciai lo stadio felice. Aveva vinto Diego. Non lo dimenticherò mai”.
Saviano rivela la sua voglia di tornare al Maradona
Da anni Roberto Saviano vive sotto scorta, una situazione che ovviamente non gli consente di fare quello che vorrebbe come andare allo stadio: “Non poterci andare mi fa soffrire. Faccio fatica a chiamarlo Maradona, temo di essere troppo vecchio. Ma prima della fine del campionato voglio andarci. Questo Napoli mi piace moltissimo per lo spirito con cui gioca, si vede che si diverte che è un gruppo in armonia. Vedo un Napoli internazionalista, accogliente e libertario. Mourinho o Zeman? Il vero filosofo del calcio è uno solo: Luciano Spalletti, non a parole ma nell’applicazione delle idee”.
Scudetto Napoli, Saviano tira in ballo il “vento del nord”
Il Napoli ci prova, è primo in classifica ed ora deve provare ad uscire al meglio dalla lunga sosta Mondiali e ricominciare la sua caccia allo scudetto. Saviano però lancia un allarme: “Cosa temo da qui allo scudetto? Da tifoso: che non ce lo facciano vincere. Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord. Seconda paura: come ripartiremo dopo il Mondiale. Con l’Inter gara chiave scopriremo se siamo quelli di prima”.
Saviano e il vento del Nord: la polemica esplode sui social
Le parole di Roberto Saviano sui pericoli scudetto rimbalzano immediatamente sui social a cominciare dal giornalista Fabrizio Biasin: “Che queste parole le dica Saviano fa un po’ cadere le braccia”. E al suo commento se ne aggiungono molti altri: “Non mi stupisco – dice Manuel – incarna da sempre il vittimismo di cui si nutrono”. Mentre Connelly commenta: “E’ semplicemente un napoletano, oltretutto sopravvalutato. L’unica tristezza è che sia stipendiato dal Corriere”. Mentre Francesco commenta: “Io spero sempre che determinate cose lette possano non essere vere e invece poi sono vere. Ma certe uscite pubbliche a certa gente come gli vengono?”.