L’Italia si trova momentaneamente senza commissario tecnico dopo le improvvise dimissioni di Roberto Mancini. Il nome più papabile a raccogliere l’eredità dell’allenatore che ha vinto l’Europeo 2020 sembrerebbe essere quello di Luciano Spalletti, anche se rimane da capire come si risolverà la questione riguardante il pagamento della clausola richiesto da Aurelio De Laurentiis alla FIGC. Nel frattempo, proviamo a immaginare come potrebbe giocare e su chi potrebbe puntare la Nazionale sotto la guida dell’allenatore campione d’Italia.
Il modulo
I moduli prediletti da Spalletti sono notoriamente il 4-2-3-1 e il 4-3-3, con cui ha vinto lo scudetto con il Napoli l’ultima stagione. Probabile che il tecnico di Certaldo riparta dal secondo, lo stesso utilizzato anche da Mancini durante la sua esperienza azzurra e il più adatto agli interpreti a disposizione.
La difesa
Il portiere titolare dovrebbe rimanere Gianluigi Donnarumma, che potrebbe anche ereditare la fascia di capitano da Leonardo Bonucci, ma attenzione anche ad Alex Meret, che è migliorato molto sotto la gestione Spalletti al Napoli. A meno di sorprese, il ruolo di terzino destro dovrebbe essere di Giovanni Di Lorenzo, titolare con il Mancio e pupillo dell’ex allenatore partenopeo. In mezzo alla difesa dovrebbero trovare posto invece Giorgio Scalvini e Alessandro Bastoni, considerati il futuro della retroguardia italiana. A sinistra, invece, il titolare dovrebbe essere Federico Dimarco, cresciuto molto nelle ultime stagioni all’Inter.
Il centrocampo
Il reparto con più alternative è sicuramente quello nevralgico. Probabile che il trittico di centrocampo sotto Spalletti sarà composto da Nicolò Barella e Sandro Tonali come mezzali e Manuel Locatelli come regista, considerando anche l’età di Marco Verratti e Jorginho. Oltre a loro potrebbero trovare parecchio spazio anche Davide Frattesi, Lorenzo Pellegrini, Nicolò Fagioli, Samuele Ricci e Nicolò Rovella.
L’attacco
Sicuramente il reparto che ha deluso di più nell’ultimo periodo. Probabile che il ruolo di ala destra sarà di Federico Chiesa, sperando non sia vittima di nuovi infortuni, mentre a sinistra dovrebbe trovare spazio Mattia Zaccagni, tra i protagonisti dell’ottima passata stagione della Lazio. Le alternative a loro due potrebbero essere Domenico Berardi, Nicolò Zaniolo e Wilfried Gnonto.
Il dubbio principale riguarda la punta al centro dell’attacco. Spalletti potrebbe decidere di puntare su Giacomo Raspadori, da lui tanto voluto al Napoli. Rimangono vive anche le alternative Gianluca Scamacca, che dopo una stagione da dimenticare con il West Ham spera di rifarsi all’Atalanta e Mateo Retegui, che nelle poche uscite con la Nazionale ha sempre fatto bene e ora, al Genoa, potrà essere osservato ancor più da vicino e in un campionato sicuramente più competitivo.