Una vittoria contro l’Inghilterra ma l’Italia non ha ancora riconquistato la fiducia dei suoi tifosi. La nazionale di Mancini batte di misura gli inglesi in Nations League ma il ricordo per la mancata qualificazione ai prossimi Mondiali lascia poco spazio all’esultanza dei fan italiani che ancora una volta si scagliano contro il commissario tecnico Roberto Mancini.
- Italia, le prospettive per il futuro
- Italia: la difesa finisce sotto accusa
- Tifosi incontentabili: Mancini nel mirino
Italia, le prospettive per il futuro
La gara contro l’Inghilterra restituisce una nazionale in salute e che dimostra di poter essere competitiva ad alti livelli. Ma la mancata qualificazione a Qatar 2022 rappresenta ancora una delusione troppo forte. Il commissario tecnico Mancini sta provando a dare il via ad una lenta rifondazione ma continua anche a puntare su giocatori, in particolare in difesa, che sembrano essere arrivati a fine ciclo con la maglia della nazionale.
Italia: la difesa finisce sotto accusa
Dopo la delusione Mondiale, in tanti si aspettavano un netto cambio di direzione da parte di Mancini. La volontà dei tifosi era quella di una rifondazione senza mezzi termini in vista dei prossimi impegni e una vittoria in Nations League non rappresenta certo una soddisfazione sufficiente dopo le recenti delusioni. In tanti hanno accusato il commissario tecnico di fare scelte troppo conservative come schierare una difesa composta da Toloi, Bonucci e Acerbi.
Tifosi incontentabili: Mancini nel mirino
Dopo la gara con gli inglesi arrivano dunque le critiche a Mancini come quella di Tano: “Non ti qualifichi al Mondiale per la seconda volta consecutiva ed invece di cogliere l’occasione per ripartire con gente nuova e giovane schieri Acerbi, Bonucci e Toloi. Un movimento morto e sepolto”. La pensa allo stesso modo anche Assett: “Okoli, Udogie e Scalvini a marcire nell’unger 21. Poi rompiamo le scatole che non ci sono i giovani. Nella nazionale belga o tedesca Udogie sarebbe titolare, almeno per vederne l’impatto”.
Il successo contro gli inglesi non cancella dunque le preoccupazioni per il futuro: “Mancini come tutti gli altri – commenta Ebo – soffre la sindrome del ct vincente. Preferirà sempre quelli che hanno vinto con lui”. Anche Nann la pensa allo stesso modo: “Con questo tecnico e questi dirigenti non ci qualificheremo nemmeno per la terza volta. Giochiamo con i pensionati, non abbiamo un attaccante e ancora parliamo”.