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NBA, Boston ringrazia Al Horford: il veterano chiude la serie con Cleveland. Doncic è tornato: Dallas passa a OKC

Boston per il terzo anno di fila vola in finale a Est: ci vuole un super Horford per piegare la resistenza dei Cavs, gravati di troppe assenze

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ci voleva un “vecchietto” per chiudere la serie contro Cleveland: Al Horford di primavere sulle spalle ne ha parecchie, ma la miglior prestazione play-off della sua vita la manda ai posteri nella notte in cui i Celtics trovano il modo per sigillare la terza qualificazione consecutiva alle Eastern Conference Finals, approfittando delle assenze di casa Cavs. Nell’altra gara della notte, torna a salire in cattedra Luka Doncic: tripla doppia e vittoria (in trasferta) dei Mavs in casa di OK, che adesso è davvero spalle al muro.

Horford chiude i conti: Cavs, l’infermeria mai così piena

Il parziale di 13-2 col quale Boston scappa via definitivamente a metà del quarto periodo è il momento decisivo di gara 5 tra Celtics-Cavaliers, una serie conclusa sul 4-1 ma segnata dagli infortunio a rotta di collo della formazione dell’Ohio. Che oltre a Jarrett Allen e Donovan Mitchell nell’ultimo atto deve fare a meno anche di Caris LeVert, obbligando un generosissimo Marcus Morris a prendersi responsabilità che nessuno avrebbe mai voluto chiedergli (25 punti per il veterano) ma senza alcuna chance di poter mettere realmente il naso avanti.

Perché Boston il suo “vecchietto” terribile ce l’ha: Al Horford firma una prestazione da 22 punti, 15 rimbalzi, 5 assist (e firma 5 triple: mai nessuno nella storia ha fatto registrare simili numeri) e trascina i compagni al successo. Evan Mobley è monumentale (33 punti), ma non può bastare: Cleveland rimane in scia, arriva pure a un possesso pieno di distanza, poi però deve necessariamente arrendersi dopo le triple di Horford e White che inaugurano il parziale decisivo (113-98 il finale).

Impossibile competere in queste condizioni: l’estate dei Cavs sarà tosta (Mitchell che farà?), ma la sfortuna li ha colpiti ed affondati. Boston fa festa, ma neanche troppa: aspettando Porzingis, la squadra di Mazzulla continua a concedersi pause e blackout che non lasciano dormire sonni tranquilli.

Luka è tornato Magic: tripla doppia e Dallas sbanca OKC

Le stesse che Dallas ha avuto nella serie con OKC, ma stanotte Luka Doncic ha deciso di rompere gli indugi. Come? Con una prova fatta di 31 punti, 11 assist e 10 rimbalzi, buona soprattutto per spazzare via i dubbi sulla condizione del suo ginocchio destro. Dallas è diventata una cooperativa: Irving segna poco (12 punti) ma difende forte, Jones, Lively II e Washington vanno in doppia cifra e offrono un contributo determinante.

OKC si ferma ai 30 di SGA nella notte in cui Giddey finisce per la prima volta in panchina, sostituito da Isaiah Joe (mossa che non paga dividendi). Non c’è storia a rimbalzo (46 a 33 per i Mavs) e le percentuali basse dal campo dei Thunder fanno il resto. Finisce 102-94 e adesso Doncic e compagni hanno l’opportunità di chiudere i conti davanti al pubblico amico. Se questa è OKC, un obiettivo non così impossibile.

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