Tutti in piedi: sarà ancora Boston contro Miami, come fortemente hanno voluto i tifosi degli Heat (che hanno intonato durante tutto il play-in contro i Bulls: “Dateci i Celtics”), ricordando il clamoroso upset della passata stagione quando Miami, da testa di serie numero 8, sconfisse quella che all’epoca era la numero 2 del seeding a Est. Quest’anno però l’incrocio va in scena in anticipo: sarà il match più interessante e per certi versi accattivante del primo turno nella costa atlantica, con Boston che ha dominato la regular season ma che subito si ritroverà a dover affrontare un avversario pericolosissimo. Mentre a Ovest, un po’ a sorpresa, a sfidare i Thunder saranno i New Orleans Pelicans, che anche senza Zion Williamson hanno fatto fuori dalla corsa i Sacramento Kings di mister doppia doppia Domantas Sabonis.
- Miami batte il... Herro finché è caldo: Bulls ko.
- NOLA non perdona: Valanciunas vince il derby con Sabonis
- Un super sabato: apre Banchero, chiudono Jokic e LeBron
- Che domenica bestiale: Leonard tiene sulle spine i Clippers
Miami batte il… Herro finché è caldo: Bulls ko.
Chiaro che buona parte delle attenzioni erano rivolte a Est, dove la sfida tra Heat e Bulls metteva in palio l’ultimo posto per la post season. Posto che Miami ha fatto suo pur dovendo fare a meno (come prevedibile) di Jimmy Butler, uscito acciaccato dalla sfida con i Sixers dopo un contatto con Kelly Oubre jr. (e Jimmy non le ha mandate a dire al giocatore di Phila: in un messaggio sul proprio profilo social l’ha minacciato, dicendogli che alla prima occasione utile gli “metterà le mani addosso”, evidentemente ritenendolo responsabile del misfatto) e destinato a restare fuori almeno nelle prime gare della serie contro i Celtics.
A fare le sue veci c’ha pensato Tyler Herro, autore di 24 punti, 10 assist e 9 rimbalzi, sempre sul pezzo in una gara che Miami ha condotto sin dalla palla a due, dando lo strappo decisivo nel finale di terzo periodo quando Chicago ha cominciato a litigare fortemente col ferro.
Negli Heat bene il rookie Jaquez jr., sempre più certezza e meno rivelazione della stagione, mentre i Bulls, tolto un DeRozan da 22 punti, hanno faticato a entrare in ritmo, chiudendo come da pronostico la loro annata. Adebayo ha oscurato la vallata e Miami s’è preso quello che voleva.
NOLA non perdona: Valanciunas vince il derby con Sabonis
Anche i Pelicans hanno dovuto fare a meno della loro stella, cioè Zion Williamson, che adesso dovrà cercare di recuperare in tempo per presentarsi a casa dei OKC Thunder per provare a ribaltare un pronostico che vede NOLA partire sfavorita.
Anche contro i Kings però non era affatto così scontato che potesse finire tanto a poco: c’hanno pensato un Ingram da 24 punti e soprattutto un Valanciunas da 19 punti e 12 rimbalzi a tenere Sac a un modestissimo 36/88 dal campo, che di fatto ha condannato in tutto e per tutto la franchigia californiana.
L’altro lituano, cioè Sabonis, al solito il suo l’ha fatto (23 punti e 14 rimbalzi), anche Fox tra un alterco con un avversario e un altro ha mosso bene la retina (35 punti), ma NOLA nel finale ne ha avuto di più sfruttando l’abbrivio preso nel secondo quarto.
Un super sabato: apre Banchero, chiudono Jokic e LeBron
Il quadro dei play-off 2024 è adesso completo e già oggi si entra nel vivo. Ad aprire il programma, alle 19 italiane, la sfida tra Cavaliers e Magic, col debutto nella post season di Paolo Banchero (Cleveland è alle prese col dubbio Donovan Mitchell: con o senza di lui è tutto un altro paio di maniche).
A seguire subito una sfida imperdibile in quel di Minneapolis, dove arrivano i Suns di Durant e Booker, desiderosi di rilanciare un’altra corsa all’anello (sin qui a Phoenix sempre rimasto indigesto). A mezzanotte fari accesi sul MSG, dove i Knicks entrano nei play-off come seconda testa di serie a Est ospitando nientemeno che i Sixers, dove Embiid promette di alzare da subito il livello della competizione.
Il clou però è per i nottambuli: alle 2,30 scatta la serie più attesa del primo turno, quella che mette di fronte i Denver Nuggets campioni in carica ai Los Angeles Lakers, già battuti lo scorso anno nella finale di conference. Una sfida che arriva prestissimo e che potrebbe già aiutare a capire se e quanto la missione bis di Jokic e compagni sia effettivamente possibile.
Che domenica bestiale: Leonard tiene sulle spine i Clippers
Le altre quattro sfide si giocheranno tutte tra domenica e lunedì. Alle 19 di domani toccherà subito a Celtics-Heat, anch’esso remake della finale di conference dell’anno passato. Prime time europeo per un’altra sfida molto attesa come quella tra Clippers e Mavs, col dilemma legato alla presenza o meno di Kawhi Leonard nelle file dei Clips (più no che si: il ginocchio resta un tormento).
Alle una della notte si apre anche il confronto tra Bucks e Pacers, dove anche qui tutto ruota attorno alle condizioni di Antetokounmpo, mentre alle 3,30 l’ultima serie ad aprire le danze sarà quella tra Thunder e Pelicans. Tutte le gare in diretta e in esclusiva per l’Italia su Sky Sport.