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NBA, nuove regole contro il “riposo” delle star: la lega va all’attacco del load management e scatena la polemica

Secondo alcune fonti nei prossimi giorni il Board of Governors della NBA potrebbe votare delle nuove regole per impedire ai giocatori più importanti di saltare alcune partite: un regolamento destinato a far discutere

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Load management”: un termine che negli ultimi anni è diventato molto in voga nel mondo della NBA. Non si tratta di niente di complesso in realtà ma di una politica attuata da tantissime franchigie nel basket americano che decidono di far “riposare” le proprie stelle in alcuni match della stagione.

NBA: il “riposo dei campioni” finisce nel mirino

Nel corso degli ultimi anni è stata una sorta di regola per molte franchigie della NBA quella di far riposare i giocatori più importanti in alcune gare della stagione. La formula del campionato statunitense prevede, infatti, 82 partite di stagione regolare per tutte le squadre: un carico importante a cui vanno aggiunti i continui viaggi e soprattutto i famigerati “back to back”, partite cioè giocate in due giorni consecutivi e spesso anche intervallate da un viaggio.

La politica delle squadre è stata quella di provare a preservare nel miglior modo possibile la salute dei propri giocatori più importanti, evitando di metterli in condizioni stressanti e quindi a rischio di potenziali infortuni. Una consuetudine che però nel corso degli ultimi anni è stata spesso anche abusata dai club e ora arriva la mano della NBA.

Nuove regole contro il load management: la proposta

Secondo alcune fonti l’idea di provare a mettere un freno a questa situazione è arrivata dal Competition Committee che ha consigliato una politica decisamente più restrittiva sull’argomento soprattutto in occasione dei match che vengono trasmessi a livello nazionale e quando una squadra lascia a riposo più di una star nella stessa partita. Nella giornata di mercoledì potrebbe arrivare anche il voto da parte del Board che governa la NBA.

In ballo, ovviamente, ci sono multe e sanzioni: secondo le nuove regole una squadra verrebbe sanzionata con una multa da 100 mila dollari per la prima vilazione, da 250 mila per la seconda e poi di 1 milione di dollari per quelle successive. Una regola che però mira a colpire soprattutto le “star”, i giocatori di maggiore richiamo dal punto di vista mediatico che verrebbero individuati da quelli che hanno preso parte all’All Star Game o sono stati selezionati per un All-NBA nel corso dei tre anni precedenti.

NBA: il ruolo dei giocatori nel basket statunitense

E’ indubbio che la NBA sia una delle leghe professioniste dove il ruolo dei giocatori abbia un peso maggiore rispetto a tutte le altre negli Stati Uniti. Il basket è uno sport che tende a mettere maggiormente in risalto il campione, a volte a scapito della stessa franchigia. Nel corso degli ultimi anni il potere dei giocatori è andato crescendo in maniera significativa al punto che il 51% degli introiti della lega finisce direttamente nelle loro tasche.

Ma non tutti i giocatori sono stati a favore del “load management”, in tanti lo hanno criticato nel corso degli ultimi anni dove l’utilizzo di questo sistema è andato crescendo in maniera esponenziale finendo per colpire soprattutto i rating televisivi. L’approvazione di questa nuova regola non è stata ancora commentata pubblicamente dai giocatori di spicco e non sono escluse polemiche e proteste.

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