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NBA Play-Off, Butler e Curry non fanno sconti nemmeno ai Rockets: Warriors avanti. Thunder devastanti, bene Cavs e Celtics

Golden State fa capire d'essere pronta a tutto: passa a Houston in gara 1 e ribalta il fattore campo. OKC fa la storia: 51 punti di scarto con Memphis

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Due sole vittorie esterne nelle 8 gara 1 del primo turno play-off, e nessuna delle due passa inosservata gli occhi degli appassionati: dopo il clamoroso upset di Minnesota in casa dei Lakers, a fare notizia è il successo ottenuto da Golden State in casa dei Rockets, col fattore campo ribaltato grazie all’ennesima prestazione altisonante della combo composta da Jimmy Butler e Stephen Curry. Mentre come da pronostico nelle altre gare della notte di Pasqua a dominare sono le squadre padrone di casa: devastanti i Thunder contro i Grizzlies, bene anche Cavs e Celtics.

Butler e Curry iniziano lo show: Houston, abbiamo (2) problemi

L’ultima volta che aveva affrontato Houston, Curry riuscì a mettere assieme la miseria di 3 punti. Stanotte è stata tutt’altra musica in Texas, con i 31 punti realizzati dal 37enne dei Warriors (12/19 dal campo, 5/9 dall’arco) che ha indirizzato la via nel successo per 95-85 in casa della testa di serie numero 2 a Ovest.

Anche se risalta chiaramente come a decidere la contesa sia stata soprattutto la “fatturazione” dei dividendi in difesa, con i Rockets lasciati a soli 85 punti in 48’. Vero è che nel finale i Warriors hanno tenuto una clamorosa rimonta da parte della formazione di casa: dopo essere stati avanti di 23 punti, a 2’ dalla fine Houston s’è riportata a sole 4 lunghezze di distanza, prima di cedere nel finale alla ritrovata verve dei ragazzi di Kerr.

Anche Butler ha risposto presente, come da attese: 25 punti, 7 rimbalzi e 6 assist in una gara da basso punteggio, ma che ha ribadito al pianeta NBA che questa versione di GSW non è destinata ad arrendersi tanto facilmente alle prime avversità. Houston ha ricevuto tanto dal turco Sengun (26 punti), ma ha faticato tantissimo con le sue guardie tiratrici VanVleet e Green. Gara 2 in programma nella notte tra mercoledì e giovedì diventa già uno snodo cruciale per i Rockets, chiamati all’immediata riscossa.

Thunder senza freni: Memphis asfaltata e lasciata a 51 punti!

L’altra gara disputata a Ovest ha visto materializzarsi un’autentica mattanza: OKC ha demolito letteralmente Memphis, tenuta addirittura a 51 punti di distanza (131-80, è il quinto scarto più ampio della storia dei play-off). Determinante per mettere subito le cose in chiaro un parziale di 26-2 mandato a referto a cavallo della sirena del primo quarto, dal quale i Grizzlies non sono più riemersi, finendo poi per mollare totalmente gli ormeggi quando i buoi erano già usciti dalla stalla.

Non c’è stato nemmeno da dannarsi troppo l’anima per la migliore squadra della regular season: 6 giocatori in doppia cifra, con la particolarità che nessuno di loro è rimasto sul parquet per più di 26’ (Wiggins il miglior scorer con 21 punti, Williams a 20, Gilgeous-Alexander a 15) e con un quadro finale di 36 assist di squadra a 18. Morant è stato abbandonato dai compagni: se queste sono le premesse, serie già chiusa.

Boston ritrova il “solito” White da play-off, i Cavs ok con Jerome

A Est hanno esordito per primi i Celtics, che con Derrick White hanno ritrovato l’uomo delle grandi occasioni: già decisivo lo scorso anno nelle Finals contro Dallas, White firma 30 punti nel successo sui Magic di un Banchero che pure dimostra di voler vendere cara la pelle, siglando 36 punti e 11 rimbalzi. Non può nulla però Orlando contro la forza d’urto di Boston, che s’impone per 103-86 e dimostra una volta di più di essere la “vera” contendere a Est (ritornello già piuttosto abusato un anno fa, ma efficace).

Nell’altra sfida, esordio vincente e convincente dei Cleveland Cavaliers, che battono i Miami Heat (ancora un po’ stanchi dopo le due sfide di play-in vinte contro Bulls e Hawks) per 121-100 trovando un aiuto bello grosso da Ty Jerome, che nel momento in cui Miami si rifà sotto a metà del quarto periodo mette 10 punti in due minuti e spiana la strada al successo dei gold and wine. Donovan Mitchell risponde presente con 30 punti segnati, ma in generale tutti i Cavs dimostrano che il riposo delle ultime settimane ha fatto bene.

Stanotte si parte con le seconda gare delle serie tra Knicks-Pistons (avanti NY 1-0) e Nuggets-Clippers (Denver avanti 1-0).

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