Ci pensano i veterani a rimettere le cose a posto: Boston e Dallas si affidano ai soliti noti, cioè alle combo formate da Jayson Tatum-Jalen Brown e Luka Doncic-Kyrie Irving per prendere il controllo e garantirsi il vantaggio del fattore campo nelle serie contro Cleveland e OKC, che pagano dazio a qualche sbavatura di troppo nei momenti cruciali di due gare 3 che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) aver indirizzato la serie. I pianeti tornano ad allinearsi: non appena i big alzano la voce, puntuali arrivano i dividendi.
- Doncic stoico, ma alla fine Dallas ringrazia PJ Washington
- Si sveglia Tatum, e Brown lo segue: Boston passa a Cleveland
- Gara 4 snodo cruciale per Indiana e Denver
Doncic stoico, ma alla fine Dallas ringrazia PJ Washington
In realtà Dallas ha bisogno ancora una volta di un favoloso PJ Washington per piegare la resistenza dei Thunder. PJ che non è più un semplice gregario: dopo i 29 punti con 11 rimbalzi di gara 2, il centro di Louisville si ripete segnandone 27 e catturando 6 palloni in una partita che per i Mavs è stata piuttosto complessa, costretti a rimontare anche uno svantaggio in doppia cifra, ma bravissimi a volgerla a proprio favore nel quarto periodo.
Doncic e Irving segnano 22 punti a testa, ma soprattutto è lo sloveno a mostrarsi “gregario” per una sera, con 15 rimbalzi presi che testimoniano la sua grande presenza in ogni aspetto del gioco, nonostante qualche problema fisico che ne ha condizionato la prova. Irving è sontuoso oltre che decisivo nel finale, quando in area fa il bello e il cattivo tempo trascinando i suoi alla vittoria per 105-101.
OKC soffre sotto canestro: concede 9 rimbalzi offensivi in più ai rivali, che approfittano delle secondo opportunità e in questa maniere inebetiscono la solita prova super di SGA, che “si ferma” a 31 punti, ma con poco supporting cast (16 Williams, 13 Holmgren, che però sta mostrando segnali di calo). Decisivi poi nel finale i liberi (8/12) di Lively II, “sfidato” dalla panchina dei Thunder. La serie resta lunghissima: se Doncic scricchiola, anche Dallas non è più così sicura.
Si sveglia Tatum, e Brown lo segue: Boston passa a Cleveland
Boston invece sicura lo è diventata dal momento in cui Jayson Tatum ha deciso di riaccendere la luce. Perché dopo un play-off sin qui abbastanza anonimo il leader dei Celtics firma una prestazione da 33 punti e 13 rimbalzi per riprendersi il fattore campo e violare per la prima volta il parquet di Cleveland, dove sinora i Cavs avevano sempre vinto.
Cavs che tremano all’idea di dover fare a meno di Donovan Mitchell: la guardia nel finale è uscita per il riacutizzarsi di un fastidio al ginocchio sinistro, impedendogli di dare il suo prezioso apporto in coda a un match nel quale ha firmato comunque 33 punti con un 7/12 dall’arco che ha messo alle corde Boston.
Che pure stavolta ha vinto di squadra, dimostrando di aver imparato la lezione dopo la ripassata di gara 2: sempre avanti nel punteggio (anche di 20), sempre attenta in difesa (44 a 35 la lotta a rimbalzo), con Brown perfetta spalla da 28 punti (13/17 dal campo) e l’unico neo di una panchina che segna appena 13 punti nel 106-93 finale. Ma il segnale che doveva arrivare è arrivato.
Gara 4 snodo cruciale per Indiana e Denver
La domenica nella quale si celebra la Festa della Mamma (anche in USA) vedrà in campo gli Indiana Pacers contro i Knicks (ore 21,30), che dopo lo stop di gara 3 devono cercare di rimettersi in moto, sperando che dall’infermeria arrivi qualche buona notizia, utile soprattutto per allungare le rotazioni (cortissime) di coach Thibodeau. Nella notte italiana si torna in campo anche nel confronto tra Wolves-Nuggets, con Jokic che va a caccia del secondo successo di fila esterno, utile per riequilibrare la serie che vede attualmente Minnesota avanti per 2-1.