Paolo Nicolato, commissario tecnico della Nazionale Under 21, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la gara di qualificazione agli Europei contro la Svezia. Di seguito le sue dichiarazioni. Ecco come stanno gli azzurri dopo la vittoria, un pò sofferta, contro la Bosnia.
“Il nostro obiettivo è avere continuità, spero che i ragazzi abbiano recuperato, possono fare una prestazione importante. È giusto dare dei riferimenti, bisogna dare continuità. Perdere ogni tanto ci sta pure, ma un anno fa era difficile essere competitivi. Ora siamo più pronti, i ragazzi hanno giocato e stanno giocando. Mi aspetto una gara diversa rispetto all’altra gara con la Svezia”.
Questo è quello che pensa il nostro Ct sul suo gruppo: “È una squadra molto giovane, è un aspetto che va evidenziato. La Svezia ad esempio porta giocatori ai limiti d’età, ma a parte questo c’è un bel gruppo. Sappiamo interpretare bene i momenti, viviamo bene gli errori. Le difficoltà sono delle opportunità per migliorarci, dobbiamo lavorare sugli errori: sono davvero contento di questo. È una squadra che mi piace, questo non ci dà garanzia di risultati perché ci sono gli avversari, ma mi piace il clima e come affrontano il lavoro”.
Le sue aspettative sulla gara contro la Svezia: “Mi aspetto una partita di buon livello e una squadra che ci farà soffrire. Non sarà una gara a senso unico, dovremo saper attaccare bene contro una squadra propositivo, dobbiamo saper leggere i momenti. Sono gare che ti fanno crescere, come è successo nell’ultimo quarto d’ora con la Bosnia. Non c’è mai niente di scontato. Partita chiave? Le squadre che possono giocarci la qualificazione siamo noi, la Svezia e l’Irlanda. Tutti gli scontri diretti hanno il loro peso, dobbiamo giocare con l’ambizione di vincere le partite. Ci sono ostacoli per tutti, dobbiamo stare su con le antenne, ma gli scontri diretti hanno loro valore”.
Inevitabili due parole sul talento che si sta mettendo in mostra in Serie B con la maglia del Pisa: bomber Lucca: “Abbiamo lavorato poco anche perché si è allenato a parte. La verità sta nel mezzo: noi dobbiamo capire meglio lui e viceversa. Deve anche capire quali sono i ritmi a livelli internazionali, non è facile fare una gara internazionale dopo 5/6 partite in serie B. Abbiamo un centravanti di un certo tipo quando gioca lui, dobbiamo essere bravi a valorizzarli al meglio. È molto difficile migliorare tutte le situazioni perché c’è poco tempo. Dobbiamo essere sicuramente più incisivi, andiamo avanti pian piano”.