Nicolò Pirlo è stato aggredito a Torino mentre era in macchina con un amico. È stato lo stesso figlio di Andrea, allenatore ex Juve e ora al Karagumruk, a raccontare l’accaduto con una storia su Instagram. Quattro giovani incappucciati hanno preso d’assalto l’auto, provando a salirci sopra. La domanda di Nicolò: “E’ normale tutto ciò?”.
- Nicolò Pirlo: i momenti drammatici dell'aggressione
- Nicolò Pirlo: le immagini dell'aggressione
- Cosa fa oggi Nicolò Pirlo
Nicolò Pirlo: i momenti drammatici dell’aggressione
Nicolò Pirlo ha voluto raccontare l’intero accaduto, momenti drammatici per lui e per l’amico: “Ero in macchina con un amico e questo gruppo di ragazzi ha provato a salire. Poi ci hanno preso a calci l’auto e ci hanno lanciato sassi. Non siamo mai scesi dall’auto per fortuna”, ha commentato.
I quattro ragazzi, con volto e capo coperti da un cappuccio, sputano, tirano sassi e calci all’auto: “È normale trovare in centro a Torino quattro ragazzi che lanciano sassi sulla macchina, sputando e tirando calci?”, è la domanda che si pone Nicolò.
Nicolò Pirlo: le immagini dell’aggressione
Era una normale serata quando Pirlo e l’amico scorgono i quattro ragazzi che camminano con atteggiamento sospetto, guardando ogni tanto dietro se qualcuno li segue. Sembrano pronti a fare qualcosa di brutto, Nelle immagini si scorge la vettura che procede a passo d’uomo, a un certo punto rallenta per permettere la ripresa con il telefonino. Ed ecco irrompere in pieno nella scena i quattro ragazzi, camminano vicini e a un certo punto iniziano a lanciare sassi. Il video dura pochi secondi, ma sono sufficienti per documentare la dinamica dell’accaduto.
A un certo punto, la sequenza si interrompe, si vede che uno dei ragazzi ha in mano qualcosa, prende di mira la macchina che procede lentamente e lancia un sasso. La videocamera a questo punto inquadra il cruscotto prima che termini il video.
Cosa fa oggi Nicolò Pirlo
Nicolò ha 18 anni e gioca a calcio come ha fatto il padre, che è diventato anche campione del mondo con l’Italia nel 2006. Lo fa però per solidarietà. Il nome del figlio di Andrea compare infatti in una formazione di influencer che scende in campo per andare a finanziare la Fondazione Marco Simoncelli. La squadra si chiama New Dreams, è iscritta a un campionato universitario di Milano sotto l’egida della Uisp.
Le divise indossate dai calciatori, che sono molto noti sui social, sono messe all’asta e gli incassi vengono successivamente girati alla fondazione creata per aiutare i soggetti più deboli, sostenendo progetti umanitari e collaborando in modo attivo con le iniziative di enti e istituzioni pubbliche e private. Sempre nel ricordo di Sic.