Luca Dotto vuole rimettersi in gioco. Il primatista italiano dei 100 stile, campione d’Europa in carica in vasca corta nella disciplina, dopo un anno di Covid e un grave lutto familiare è pronto a tornare protagonista: “Sì, è così. Anche se ho dovuto rispondere alla domanda di più d’una persona ‘cosa ci fai, tu nuotatore trentenne, in mezzo a tanti giovani emergenti? Nel momento in cui Federica Pellegrini si sposa e Filippo Magnini ha salutato il nuoto a giugno? La tua generazione ha virtualmente chiuso la carriera…’. Ecco, sono stato sottoposto a queste ed altri quesiti…”.
Dotto negli anni non si è fatto abbattere dalle critiche: “Cerco una nuova chance, un Luca Dotto 2.0. Dopo un anno difficile volevo rimettermi in gioco, non chiudere in quel modo. E così ho cambiato tutto, anche l’allenatore. Ho salutato Claudio Rossetto, il mio coach per tanti anni, e mi sono affidato alle cure di Alessandro Mencarelli”.
Non solo, Dotto ha conosciuto l’ex campione mondiale di apnea Mike Maric. Il 31enne di Camposampiero si è rafforzato interiormente: “È così che abbiamo iniziato a lavorare sull’apnea, concentrandoci soprattutto sull’aspetto mentale e sui suoi risvolti psicologici. Adesso sono un atleta diverso: con questi nuovi metodi di preparazione punto alla velocità, essendo io un cinquantista piuttosto che un centista. L’obiettivo è uno solo: Parigi 2024. Vorrei chiudere lì la carriera, dare un contributo alla staffetta e poi concentrarmi sul progetto della Swim Academy: avvicinare i più piccoli al mondo del nuoto, facendoli crescere”.