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Nuoto, Martinenghi primo oro Italia: "Ma l'inno non lo canto". Ceccon e il segreto dei peli, Pilato piange

Martinenghi s'era già tinto d'oro prima delle Olimpiadi, ha confermato le attese. Ceccon sfida il cinese Xu: "Nessuno ha il mio ritorno". Lacrime di commozione per Benedetta.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il primo oro per l’Italia a Parigi arriva grazie a chi di questo colore s’era tinto addirittura i capelli. Nicolò Martinenghi aveva scatenato sorrisi, quando s’era presentato con la sua chioma color d’oro, appunto. Ma le risate si sono trasformate in lacrime di gioia, perché l’ha fatto davvero: ha vinto la finale dei 100 rana. Proprio lui che s’era ritrovato in corsia numero 7, dopo i patemi in batteria e in semifinale, con la leggenda Adam Peaty e lo sfidante Nic Fink che sembravano avere un’altra marcia rispetto a lui. Sembravano. Alla fine ha vinto il 24enne di Varese, con una doppia frazione da urlo. Sì, Martinenghi è d’oro. Dalla testa ai piedi.

Oro, l’emozione di Martinenghi: e quei capelli d’oro…

Più incredulo che commosso Nicolò ai microfoni della Rai subito dopo aver vinto la finale. Ha lasciato Peaty e Fink a due centesimi, secondi ex aequo. E ha regalato il primo oro all’Italia al termine di una giornata che sembrava segnata da ingiustizie e colpi di sfortuna. “Ho dimostrato che non conta il tempo, non conta come stai, ma conta solo andare forte nel momento giusto”, spiega Martinenghi. “Ho dato finalmente spiegazione a questi capelli. L’inno? Non lo canto e non so neppure perché, forse per scaramanzia: è l’unica cosa che non faccio. Felice? Certo. Ho vinto l’Europeo, il Mondiale, ora posso dire di aver vinto anche l’Olimpiade. Durante la gara non ho pensato a niente, non nego che ho chiuso anche gli occhi. E ce l’ho fatta”.

Ceccon spavaldo: “Posso scendere di un altro secondo”

Chi prenota un posto sul podio nella finalissima di lunedì sera dei 100 dorso è Thomas Ceccon. Che dopo aver viaggiato piano in batteria, ha incantato in semifinale, secondo solo al cinese Xu. “Sto bene, volevo fare un secondo meno oggi e un secondo meno domani. Scherzo”, dice Thomas alla Rai. “L’impressione è buona, in finale sarò a fianco del cinese. Ho fatto una buona gara, con un passo molto forte. Anche lui lo è, io però ho un ritorno migliore di tutti. La semifinale – ammette – è la gara più divertente per chi gioca per le medaglie, puoi andare forte e allo stesso gestire. Invece la finale porta un po’ troppe tensioni”. Ceccon svela quindi il suo segreto per vincere: “Mi sono depilato anche il petto, saranno contenti anche in piccionaia”.

Pilato commossa: “Dopo Tokyo ho fatto la scelta giusta”

I sorrisi di Martinenghi, i proclami guasconi di Ceccon e...le lacrime di Benedetta Pilato. La tarantina non ha retto all’emozione neanche stavolta, dopo aver guadagnato la finale dei 100 rana. Settimo tempo complessivo per lei, ma in fondo cosa importa? Conta esserci e dare tutto nella finale. “Non voglio piangere stavolta, voglio provarci”, l’intenzione di Pilato all’inizio dell’intervista. Poi, però, il “consueto” crollo. “Questa cosa devo dirla, nella vita puoi fare bene se hai le persone giuste intorno, ho fatto la scelta giusta ad andare a Torino“. Chiaro il riferimento alla scelta di vita fatta dopo la delusione di Tokyo. Una scelta che si è rivelata azzeccata.

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