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Tamberi non è lui: il 2.27 fallito tre volte. Gimbo seduto a bordo pista: va in finale con gli occhi pieni di dubbi

Tamberi, non al meglio dopo i problemi di salute che hanno rischiato di fargli saltare i Giochi, stacca il pass per la finale di salto in alto ma non brilla: "Sabato sarà diverso"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Promessa mantenuta, ma soprattutto missione compiuta: Gianmarco Tamberi ha staccato il pass per la finale di salto in alto in programma sabato 10 agosto a partire dalle 19:10. Certo, la prestazione non è stata brillante, ma Gimbo ha rischiato serialmente di non poter difendere l’oro conquistato a Tokyo a causa dei problemi di salute che hanno messo a repentaglio la sua partecipazione ai Giochi parigini.

Salto in alto, Tamberi non brilla: il 2,27 fallito tre volte

Lo ripetiamo: è già tanto che il campionissimo azzurro sia a Parigi dopo essere stato ricoverato per un calcolo renale e febbre alta. Ma per confermarsi sul tetto del mondo Gimbo dovrà trovare nuove energie ed essere perfetto sebbene le sue condizioni fisiche non lo siano. ‘Impossible is Nothing’, recitava il claim di un famoso spot: e, allora, nulla è precluso. Soprattutto ai Giochi, a cui si arriva dopo quattro – in questo caso tre – anni di intensi sacrifici. Tamberi ha ottenuto la qualificazione all’ultimo e atteso atto del salto in alto con la misura di 2,24, ma ha fallito i tre tentativi successivi a 2,27.

Tamberi: il soccorso all’amico Barshim e l’impegno

Questa mattina il classe 1992 di Civitanove Marche ha regalato un’altra immagine che racchiude l’essenza dello sport. Mentre era in piena lotta per guadagnarsi l’accesso alla finale, ha prestato soccorso all’amico Barshim, con cui ha condiviso il meraviglioso oro vinto a Tokyo nel 2021. Tamberi in piena gara non ci ha pensato su due volte. Nessuna esitazione. E ha dunque sostenuto il qatariota, vittima di crampi. “L’ho aiutato, ma alla fine i 2,27 li ha fatti e io no” ha poi commentato Gimbo, dal cui volto – dopo le sue poco esaltanti performance – traspariva non poco disappunto. “Sapevo che oggi sarebbe stata la gara più dura della mia vita – ha aggiunto -. Ma sabato sarà diverso: ce la metterò tutta, ve lo giuro. Spero di farvi impazzire come tre anni fa”.

Verso la finale, non solo Gimbo: esulta anche Sottile

In finale – nella suggestiva cornice dello Stade de France – ci sarà anche Stefano Sottile. Il 26enne di Borgosesia ha iniziato con 2,15 per poi proseguire con 2,20 e 2,24, senza commettere alcun errore. Come Tamberi, però, anche lui non è riuscito a superare i 2,27. “Sono molto contento – ha dichiarato -, anche se avevo le gambe un po’ dure. Ho raggiunto il mio obiettivo”. A sorpresa, invece, si è fermata la corsa a cinque cerchi di Juvaughn Harrison: niente finale per l’americano che ai Mondiali di Budapest del 2023 si era classificato al secondo posto alle spalle di Tamberi.

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