Quanto sappia essere fuori dall’ordinario Gianmarco Tamberi è una certezza attorno a cui costruire la solidità di un gruppo, dell’Italia Team.
Nonostante i problemi e il conseguente ricovero che una sospetta colica renale, causata da un calcolo, gli abbia causato alla vigilia della partenza per Parigi il campione olimpico di salto in alto ha mantenuto quella che ha acquisito la dimensione di un avvertimento. Da quanto emerge, Gimbo è partito oggi 5 agosto alle 16:30 dallo scalo romano di Fiumicino alla volta di Parigi.
- Gianmarco Gimbo Tamberi è partito per Parigi
- Le prime dichiarazioni
- La corsa contro il tempo per le Olimpiadi
- Il post di Gimbo: "Non me lo merito"
- Le reazione dei big azzurri
Gianmarco Gimbo Tamberi è partito per Parigi
Con un rewind neanche così impegnativo, l’immagine postata dal campione sui propri profili ufficiali sui social che lo ritraevano su una barella, con indosso una mascherina chirurgica a coprirgli il volto e la flebo a idratarlo – si presunme – a corredo di un post molto dettagliato che ha gettato nell’apprensione chi lo ha letto per ovvie ragioni. Il 7 agosto l’avvio è deciso, programmato, irreversibile.
Ma Gimbo si è convinto che poteva, doveva riuscirci e oggi pomeriggio, 5 agosto, il portabandiera azzurro alle ore 16:30 si è imbarcato su un aereo di linea con destinazione Parigi della Ita Airways in compagnia di sua moglie e manager, Chiara Bontempi, il suo staff per raggiungere la sede dei Giochi attorno alle 18:30.
Prima dell’imbarco è stato riconosciuto da una famiglia con due ragazzi, nonostante avesse il cappuccio calato e la mascherina a coprire naso e bocca e la felpa ufficiale. Ha concesso dei selfie, ma nessuna dichiarazione. A bordo dell’aereo l’azzurro, la consorte e i collaboratori stretti sono poi saliti per ultimi dopo gli altri passeggeri, che hanno documentato la partenza di Tamberi, come anticipato dal suo post.
Tamberi in partenza da Fiumicino
Le prime dichiarazioni
“Se gareggerò? Lo farò al 100%, scenderò in pedana qualsiasi cosa accada”, le prime affermazioni. “Con la cura farmacologica sembra che la febbre stia scendendo. Il rene non mi fa più male come due giorni fa anche se ho ancora un po’ di fastidio. Speriamo bene”.
Al suo arrivo, all’aeroporto Charles de Gaulle ha tenuto a ribadire il suo grazie ai tifosi. “Ringrazio tutti quanti per il sostegno e l’affetto ricevuto sui social in questi giorni – ha aggiunto – Sinceramente è andato oltre le aspettative, farò di tutto per meritarmelo”.
La corsa contro il tempo per le Olimpiadi
Un testo drammatico, innegabile, per quanto descritto dal campione olimpico di Tokyo in cui palesava le difficoltà derivanti dal suo quadro clinico, la corsa contro il tempo che ciò implica per Gianmarco che aveva già conosciuto la frustrazione per aver dovuto rinunciare a Rio, a causa di un problema fisico che allora fu davvero invalidante.
Dopo è diventato campione olimpico e capitano di questa missione azzurra: nulla deve stupirci, quando c’è Gimbo a guidare in direzione ostinata e contraria. Anche con Saturno contro.
Una corsa contro il tempo e non solo questo: il 7 agosto scenderanno in pista tutti i saltisti nella semifinale che promuoverà i migliori 12 alla finalissima in programma, nella serata del 10 agosto.
Le sue condizioni sono costantemente controllate dagli specialisti che seguono Tamberi: da quel che sappiamo il presunto calcolo renale aveva destato ansia e preoccupazione, ma sulle ultime notizie non ha voluto rilasciare dichiarazioni alla partenza.
Il post di Gimbo: “Non me lo merito”
Nel messaggio postato sui propri profili social, Gimbo si era mostrato così come lo abbiamo descritto in precedenza: una foto terribile, di impatto per l’evidenza della sua condizione pur non intaccando quello spirito che lo ha reso guascone, amabile, travolgente eppure folle.
“Incredibile, non può essere vero. Ieri, due ore dopo aver scritto “me lo merito” sui social, ho avvertito una fitta lancinante a un fianco. Pronto soccorso, tac, ecografia, analisi del sangue… probabile calcolo renale. E ora mi ritrovo, a 3 giorni dalla gara per cui ho sacrificato tutto, sdraiato in un letto, impotente, con 38.8 di febbre. Sarei dovuto partire oggi per Parigi e iniziare il mio percorso verso questo grande sogno e invece sono stato consigliato di posticipare il volo a domani, nella speranza che, con un po’ di riposo, questo incubo finisca. Non mi resta che aspettare e pregare. Non mi merito tutto questo, ho fatto di tutto per questa Olimpiade. Non me lo merito. Una cosa è certa, non so come ci arriverò, ma io in quella pedana ci sarò e darò l’anima fino all’ultimo salto, qualsiasi sarà la mia condizione. Lo giuro a voi ma ancora prima lo giuro a me stesso!”
Le reazione dei big azzurri
La sua promessa, che sa di avvertimento a questo punto, ha suscitato la reazione di atleti, amici e personaggi pubblici che hanno fatto pubblico attestato di stima nei riguardi di Tamberi. Jovanotti gli ha scritto: “Forza Gimbo, Forza! Un abbraccio grande e fiducia massima. Forza Bro”, ha postato il noto cantautore. Filippo Tortu, che gareggia per i 200, ha ricordato al capitano azzurro la missione da compiere: “Forza Gimbo, dobbiamo recuperare la tua fede (e pure la Gioconda)”.
Stasera l’atterraggio è previsto attorno alle 18:20 a Parigi: mercoledì il programma recita chiaro. E Gimbo farà l’impensabile per essere lì.