Paola Egonu sale altissima anche stavolta e si mangia i monster block e Melissa Vargas (che va applaudita comunque), Myriam Sylla entra in partita da fenomeno e ci esce come mvp: l’Italia delle ragazze terribili di Julio Velasco ha annientato la Turchia. L’ultima gara del girone C si è chiusa in fretta, 3-0 inappuntabile, figlio di una prova di forza corale. Muro, ricezione, difesa e attacco: inutile fare i puntigliosi e cercare il pelo nell’uovo. Semplicemente non c’è.
Un solo rammarico: la gastroenterite che ha messo fuori causa Loveth Omoruyi. Il Ct opta per la sostituzione: Ilaria Spirito entra di diritto nella dozzina olimpica al posto della schiacciatrice, il regolamento prevede che il cambio sia permanente. Loveth resta ma può solo guardare: inevitabile pensare che la valanga di punti infilati contro le turche sia implicitamente dedicata a lei.
- Turchia inerme, Italia dominante
- Egonu, 20 punti e ace finale
- Orro si reinventa, Danesi fa muro
- Prime o seconde, dipende dal Brasile
- Sylla tira fuori il pugno
Turchia inerme, Italia dominante
Passiamo ai quarti come prima nazionale del girone C: tre vittorie su tre, un solo set ceduto – nell’esordio, alle dominicane – e tante conferme che ci restituiscono le stesse certezze di prima, solo ancora più amplificate. È un gruppo d’oro già adesso, a prescindere dalla medaglia: 25-14; 25-16; 25-21 alle omologhe turche di Daniele Santarelli.
Azzurre sempre avanti, l’unico minibreak turco è arrivato nel terzo set: a metà c’è stato il tentativo di allungo, un 15-12 durato il tempo di un time out. Velasco ha parlato una volta sola: è bastata.
Egonu, 20 punti e ace finale
Paoletta s’è ripresa la scena: stavolta la pressione non fa scherzi, lei si allunga oltre i muri avversari, martella e piazza tocchi delicati, alterna le fasi d’attacco, non arrugginisce mai. 20 punti e la perla dell’ace finale.
Qualche rotazione con Antropova, nell’ordine delle cose: Kate, peraltro, si conferma solidissima, entra e sfrutta ogni minuto che le viene concesso.
Orro si reinventa, Danesi fa muro
Alessia Orro si reinventa: ma quanto è cresciuta? Qualità e sostanza, poi infila una cinquina di punti che le fanno fare un salto di livello. Capitana Anna Danesi ha fatto muro a tutto: decisiva nel secondo set, mette ordine nel terzo.
Si sono visti lampi di Bosetti: gira anche Cate, meglio delle prime due gare. Monica De Gennaro ha vinto la sfida in famiglia: stavolta era contro il marito, Santarelli, e la coppia vincente dell’Imoco – Moki e Daniele hanno messo il timbro su tutti i successi del club – per una volta ha vissuto gara e post gara con stati d’animo differenti.
Prime o seconde, dipende dal Brasile
Italia prima o seconda in graduatoria generale: dipende solo dal Brasile che ha il destino del primo posto delle azzurre – e il proprio – tra le dita. Verdeoro contro la Polonia: si giocano stasera, dalle 21, il primato del girone e, nel caso delle carioca, anche quello della generale.
Fossero prime, le azzurre incrocerebbero nuovamente la Repubblica Dominicana, da seconde toccherebbe loro in sorte una tra Cina, Serbia e Stati Uniti. Se in parecchi sperano di rivedere subito le dominicane, Velasco no: non ci sono preferenze, nel fuori o dentro l’una vale l’altra.
Sylla tira fuori il pugno
La foto ricordo è Myriam Sylla che urla di carattere e determinazione mentre le mani si stringono a pugno e si aprono in una carezza: s’è presa le responsabilità e pure la seconda linea. Chiude con 11 punti e le spalle larghissime. Ci sono salite le compagne, a rotazione.
Nulla sembra precluso, a queste ragazze: squadra Italia del volley femminile c’è. Senza ombra di dubbio.