L’Overwatch League punta in alto e spera entro il 2020 (ossia dalla terza stagione di campionato) di realizzare il suo progetto: far sì che ogni squadra eSportiva abbia il suo stadio dove disputare le competizioni e accogliere i propri tifosi. Per il momento i player gareggiano a Los Angeles, all’interno della Blizzard Arena. A espandersi saranno anche i team partecipanti, che passeranno da 12 a 20 circa (con prevalenza di squadre europee e orientali).
Questo non cambierà la modalità di svolgimento della Overwatch League, che continuerà a essere divisa in 2 sezioni: la Pacific Division, con gli stati occidentali degli USA e le città asiatiche, e l’Atlantic Division che vedrà in gara gli stati orientali della costa nordamericana e città europee. Nate Nanzer, direttore della Overwatch League, ha lasciato intendere che lo scopo finale è quello di raggiungere quota 30 squadre partecipanti per dichiarare conclusa l’espansione del campionato.
“Saranno presto annunciati nuovi dettagli sul format che utilizzeremo nelle prossime stagioni della lega. È un discorso complesso che dobbiamo discutere con i team già presenti e con le realtà che hanno mostrato interesse nel farne parte in futuro. Indubbiamente la risposta più che positiva data dai tifosi sul crescente interesse nella Overwatch League ci spinge a considerare necessaria l’idea di portare la competizione dal vivo ovunque nel mondo anziché limitarla alla sola costa occidentale degli Stati Uniti” – ha dichiarato Nanzer.
Un passo avanti per l’affermazione del settore eSportivo, ma non di certo il primo. In Cina, infatti, proprio quest’anno per il campionato LPL di League of Legends sono passati al modello franchising. Su 14 team, già tre hanno creato il loro stadio dove organizzare competizioni in casa: gli LGD Gaming a Hangzhou, gli Snake eSports a Chongqing e gli OMG a Chengdu.
Arriverà mai anche in Italia un progetto così ambizioso?
HF4