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Pagelle Milan-Juventus 0-0: Koopmeiners sbaglia tutto, Morata frustrato. Vincono le difese

I bianconeri sono senza attacco ma pure i rossoneri davanti non pungono. Alla fine sono poche le occasioni da gol in un pareggio praticamente scontato.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Tra Milan e Juventus vince… la noia. A San Siro termina 0-0 l’anticipo della 13a giornata di Serie A. Sulla carta un big match, in pratica una partita sostanzialmente inespressa con la componente tattica a fare da padrona e poco spazio alla creatività e all’inventiva. Nel complesso rarissime le occasioni da gol, inesistenti le parate dei due portieri. Nelle pagelle spiccano le insufficienze di Koopmeiners e Morata ma non sono gli unici sottotono.

Le scelte di Fonseca e Motta

Moduli speculari per Milan e Juventus ma interpretazioni tattiche piuttosto differenti. Tra i rossoneri confermate le indicazioni di stamattina, con l’indisponibilità di Pulisic dal primo minuto rimpiazzato da Loftus-Cheek. Sulla corsia di destra Musah preferito a Chukwueze per dare maggiore copertura al team. Nei bianconeri l’esperimento per sostituire Vlahovic è McKennie prima punta: un ruolo nel quale può alternarsi con Koopmeiners.

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Primo tempo: domina la noia

Cosa accade nel primo tempo? Poco o nulla. La partita è bloccata, il ritmo basso e il gioco spesso e volentieri orizzontale più che verticale. Il Milan pressa alto ma non mette mai in apprensione la retroguardia avversaria. La Juventus non ha nessuno ad attaccare l’area nemica: tiene di più il pallone ma poi non sa come gestirlo a ridosso della zona calda. Koopmeiners e McKennie gironzolano nel campo seguendo le loro caratteristiche e mettendo ancora più in evidenza la carenza offensiva dei bianconeri.

La sfida non si accende e gli allenatori non cambiano

Nel secondo tempo ci sono frazioni di gioco in cui le squadre sembrano allungarsi. Ma nel complesso il copione non cambia. Di occasioni da gol se ne vedono davvero poche, con qualche singolo che prova ad accendere di tanto in tanto la gara. Il ritmo è leggermente più alto ma la sensazione che si possa sbloccare l’incontro non arriva mai. Eppure Fonseca e Motta sono convinti, i cambi sono pochi e tardivi. Alla fine è un punto a testa, comodo solo per Inter e Napoli.

Le pagelle del Milan

  • Maignan 6 Per il francese è un pomeriggio di relax.
  • Emerson 5 Nel primo tempo è sua l’unica opportunità per il Milan. Ma per il resto soffre continuamente Yildiz. (Dall’84’ Calabria ng)
  • Thiaw 6 Un goffo disimpegno ad inizio ripresa in un pomeriggio tutto sommato non complicatissimo. Bello il salvataggio su Cambiaso.
  • Gabbia 6 La sensazione è che l’ex Villarreal dia maggiore sicurezza al reparto in questo momento. Serviranno controprove. (Dall’84’ Pavlovic ng)
  • Hernandez 6 Stavolta non è libero di attaccare come vorrebbe. La fascia destra della Juve va tenuta sotto controllo.
  • Fofana 6 In campo la qualità non eccelle, il mediano francese ci va a nozze mettendo tutta la sua sostanza.
  • Reijnders 5,5 Ecco uno degli uomini dai quali è doveroso pretendere di più. Invece si fa trascinare dalla partita disperdendo il proprio talento.
  • Musah 5,5 La scelta di Fonseca non è premiata. Lo statunitense aggiunge davvero poco alla causa. (Dall’84’ Chukwueze ng).
  • Loftus-Cheek 5,5 Mette ancora di più in risalto l’assenza di Pulisic. (Dal 70′ Pulisic 6 E infatti entra e gli basta poco per alzare il livello tecnico. Evidentemente non aveva più minuti nelle gambe).
  • Leao 6 Spesso giustamente discusso ma ora è in forma. Pur non creando situazioni particolari è quello che comporta le maggiori apprensioni agli ospiti.
  • Morata 5 La partita la sente eccome, da ex. Ma il surplus motivazionale non viene incanalato nella direzione giusta. Perde duelli, fa falli e non calcia mai in porta.

Le pagelle della Juventus

  • Di Gregorio 6 Non compie parate straordinarie ma è concentrato e sul pezzo nelle uscite e nell’avviare l’azione.
  • Savona 6 Prestazione per lo più difensiva, anche perché davanti ha Conceicao e di fronte Theo e Leao. (Dal 91′ Danilo ng)
  • Gatti 6 Dal fischio d’inizio fa capire subito l’aria che tira. Non buona per gli avversari.
  • Kalulu 6 Diligente. Magari meno vistoso di altre occasioni ma comunque efficace.
  • Cambiaso 6,5 Da un suo spunto nasce una delle migliori occasioni da gol. Continuo nelle proiezioni offensive, elemento cardine nel gioco della squadra.
  • Locatelli 6 Per Motta è il vero equilibratore, ormai dedito più alla lotta che al governo.
  • Thuram 6,5 Buon dinamismo che si sposa alla perfezione con la sua esuberanza fisica.
  • Conceicao 5,5 C’è San Siro e San Siro. Se con l’Inter è stato la chiave col Milan si limita a ghirighori anche carini da vedere ma poco produttivi. (Dall’80’ Weah ng)
  • Koopmeiners 5 Passo indietro dell’olandese rispetto alle precedenti esibizioni. Ha voglia di incidere ma non trova gli spazi giusti per inserirsi e commette diversi errori di impostazione.
  • Yildiz 6 Si accende a tratti, discreto però anche il lavoro difensivo. (Dal 91′ Mbangula ng)
  • McKennie 5,5 Come centravanti è proprio falso. Non ha una posizione specifica in campo e così si perde. (Dall’80’ Fagioli ng).

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