La Lazio batte il Genoa col minimo sforzo all’Olimpico e conquista l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia, dove sfiderà la vincente di Roma-Cremonese. Sarà derby? Nell’attesa Sarri si gode un Guendouzi formato monstre, e non solo per il suo primo gol in biancoceleste. Bene Pellegrini, sfortunato Isaksen, costretto ad abbandonare il terreno di gioco dopo 26′ per infortunio. Le pagelle della Lazio, top e flop del Genoa e il tabellino del match nella nostra analisi.
- Lazio-Genoa, la chiave della partita
- Lazio, cosa ha funzionato
- Lazio, cosa non ha funzionato
- Le pagelle della Lazio
- Top e flop del Genoa
- Il tabellino di Lazio-Genoa
Lazio-Genoa, la chiave della partita
Sarri cambia i terzini e ripropone dal primo minuto Hysaj e Pellegrini. In cabina di regia c’è Rovella, chance per Kamada. Nel tridente Isaksen, Castellanos e Pedro. Gilardino cambia tanto, ma conferma Retegui lì davanti perché l’italo-argentino ha bisogno di ritrovare la forma migliore dopo il lungo stop. Pronti, via e Lazio avanti: erroraccio in uscita di Hefti, Pellegrini intercetta e sgasa sulla sinistra, pescando poi Guendouzi che dai sedici metri supera Leali. Al 18′ si vedono gli ospiti: Kutlu salta secco Gila e trova in mezzo Retegui che spara di poco alto sulla traversa. Sarri perde Isaksen per un problema muscolare e getta nella mischia Felipe Anderson. Poi è Pedro ad avere un’ottima occasione su assist del solito Guendouzi.
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Nella ripresa la gara non decolla. La Lazio sbaglia molto tecnicamente e il Genoa combina poco per impensierire Provedel. Il primo sussulto al 60′, quando Retegui va vicinissimo al gol. Entra in campo Immobile e all’80’ sfiora il raddoppio, imbeccato dall’unica giocata degna di nota di un Kamada ancora deludente.
Lazio, cosa ha funzionato
Luis Alberto e Immobile non ci sono? No problem, ci pensa Guendouzi. Prestazione sontuosa dell’ex Marsiglia e Arsenal, che sblocca il match dopo 5′ e giganteggia a centrocampo. Sarri non può più farne a meno. Positiva anche la prova di Pellegrini, tanto in fase di spinta quanto di copertura.
Lazio, cosa non ha funzionato
Kamada è ormai un caso. Il giapponese ha disputato annate straordinarie in Germania con la casacca dell’Eintracht Francoforte, ma qui in Italia sta facendo una fatica enorme. Altra prova anonima e le speranze di conquistare una maglia da titolare si riducono ulteriormente. Al centro della difesa confermati – per necessità – Gila e Patric, autori di numerosi errori. Ma per loro fortuna il Genoa non ne ha approfittato.
Le pagelle della Lazio
- Provedel 6: Serata tutto sommato tranquilla, perchè gli ospiti non incontrano mai lo specchio della porta.
- Hysaj 6: Non sarà un fulmine, ma impiegato a destra, dov’è a suo agio, gioca una gara onesta.
- Gila 5,5: Kutlu gli va via con troppa facilità: serataccia. Buona una chiusura su Retegui, arrivata comunque in seguito a una sua disattenzione.
- Patric 5,5: Soffre la presenza in area di Retegui: distratto. Marusic (6 dal 65′: schierato centrale per l’emergenza in difesa non corre rischi).
- Pellegrini 7: Devastante la sua sgroppata a inizio partita così come delizioso è l’assist per Guendouzi. Attento anche in fase difensiva.
- Guendouzi 7,5: Ormai è per Sarri è diventato un punto fermo dell’undici titolare: l’ex Arsenal trova anche il suo primo gol in biancoceleste.
- Rovella 6: Prestazionaria ordinaria, senza troppi acuti. Cataldi (sv dall’80’).
- Kamada 5: Al giapponese, relegato al ruolo di vice Luis Alberto, viene concessa la chanche di mettersi in mostra. Ma l’ex Eintracht ancora una volta non riesce a sfruttarla. Dopo quanto mostrato in Bundesliga, è lecito aspettarsi molto di più. Timido. Basic (5 dall’80’: si divora un gol clamoroso a tu per tu con Leali, sparando debolmente sul portiere).
- Isaksen 6: Costretto ad alzare bandiera bianca dopo 26′ per una noia muscolare. Sfortunato, il danese, che nelle ultime partite aveva conquistato la fiducia di Sarri. Felipe Anderson (5,5 dal 26′: entra in campo con eccessiva sufficienza. Pochi spunti per uno del suo calibro).
- Castellanos 5,5: Altra occasione dall’inizio dopo quella in Champions col Celtic. L’argentino ex Girona, però, non riesce mai a concludere verso la porta del Genoa. Immobile (6,5 dal 65′: sfiora un gol e serve un cioccolatino a Basic che sbaglia in maniera clamorosa. Ciro si dimostra di un livello superiore, proprio come già successo col Celtic).
- Pedro 6: Dopo aver deciso la sfida col Cagliari, l’ex Barcellona e Chelsea regge anche in coppa. A 36 anni resta una certezza.
Top e flop del Genoa
- Retegui 6,5: Anche da terminale offensivo di un Genoa inedito, l’ex Tigre riesce a rendersi pericoloso.
- Kutlu 6+: L’ex Galatasaray mette in apprensione la retroguardia della Lazio e in particolare Gila con i suoi spunti. Cala nella ripresa.
- Vogliaccio 5,5: Concede tutto il tempo del mondo a Pellegrini di pescare in mezzo Guendouzi: svogliato.
- Thorsby 5,5: Molto poco vichingo, il norvegese. Poca quantità e nella ripresa perde un pallone che poteva essere sanguinoso.
- Matturro 5,5: I 19 anni di vedono tutti: acerbo.
- Galdames 5: Il cileno sbaglia tanto, troppo.
- Hefti 5: Erroraccio in uscita dopo 5′ e gol della Lazio. Il modo peggiore per iniziare una partita.
Il tabellino di Lazio-Genoa
Lazio (4-3-3): Provedel; Hysaj, Gila, Patric, Pellegrini; Guendouzi, Rovella (80′ Cataldi), Kamada (80′ Basic); Isaksen (26′ Felipe Anderson), Castellanos (65′ Immobile), Pedro. A disp.: Sepe, Mandas, Kamenovic, Marusic, Lazzari, Ruggeri, Kamenovic, Cataldi, Basic, Immobile, Gonzalez, Sana Fernandes. All.: Maurizio Sarri.
Genoa (3-5-1-1): Leali; Vogliacco (84′ Fini), Dragusin (69′ De Winter), Matturro (62′ Haps); Hefti, Kutlu, Jagiello (62′ Malinovskyi), Thorsby, Martin; Galdames; Retegui (69′ Puscas). A disp.: Calvani, Sommariva, De Winter, Sabelli, Papadoupolos, Arboscello, Pittino. All.: Alberto Gilardino
Arbitro: Juan Luca Sacchi
Ammoniti: Galdames, Fini, Pellegrini
Marcatori: 5′ Guendouzi